Firenze, 2 marzo 2016 - “Se l’incontro sarà spostato al bar o nella hall di un albergo vorrà dire che lo faranno senza di me. Mi sarebbe piaciuto confrontarmi con gli studenti, quello sì”. Rocco Siffredi, non lo nasconde, è abituato ai ‘no’. Il suo nome imbarazza. Sarà un caso, ma all’iniziativa di Azione universitaria che lo avrebbe visto protagonista al Polo delle scienze sociali di Firenze, l’Ateneo ha detto no. ‘Case chiuse. L’Italia verso l’Europa’, il titolo dell’evento che si sarebbe dovuto svolgere il 18 marzo. Tra i relatori, esponenti politici di ogni schieramento (da Alessandra Nardini del Pd a Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia). Ospite d’eccezione, ‘big’ Rocco. Ma se Scienze Politiche ha approvato l’iniziativa, contrari si sono detti i presidenti delle Scuole di Economia e di Giurisprudenza.
“Non l’abbiamo certo invitato quale ex pornodivo – si scalda Angela Sorice, presidente di Azione universitaria Firenze -. Siffredi è un imprenditore, visto che a Budapest dove lui vive gestisce una vera e propria attività di case chiuse”. Da parte sua, il rettore Luigi Dei ha invitato gli studenti ad “aspettare”. È infatti in dirittura d’arrivo l’approvazione della Carta dei diritti e dei doveri degli studenti che, insieme ad un regolamento ad hoc, fornirà “un quadro di regole condivise per la realizzazione delle iniziative studentesche, in modo specifico quelle non finanziate dall’Ateneo nell’ambito del bando annuale”, ha affermato il rettore. “Comunque vada a finire, noi l’incontro lo organizzeremo – tengono duro i giovani di Azione universitaria -. Mal che vada, lo faremo in un bar o in un hotel vicino al Polo”.
Ipotesi che però Rocco Siffredi, special guest di Prato Sex 2016, che quest'anno si svolgerà dal 17 al 20 marzo a Calenzano, rimanda al mittente. “Passerò al bar a salutare i politici, che non conosco. Prenderemo un caffè insieme e andrò via”, scherza Rocco. Che aggiunge: “Questo imbarazzo non mi stupisce. Ho appena avuto un no dal preside di uno scientifico di Milano. I ragazzi mi avevano invitato per una lezione di educazione sessuale. Sono molto delusi, perché avrei risposto alle loro domande”.
Che cosa avresti detto agli studenti fiorentini?
“Che il mondo va avanti e che è inutile tentare di fermarlo. Andiamo a vedere i voli charter che portano gli italiani in Austria e Olanda, dove le case chiuse sono legali… Ci sono fiumi di gente che alimentano questo turismo. L’Italia ci perde anche sotto il profilo economico. Poi, nelle case chiuse la donna è protetta, pulita e salvaguardata. È meglio lì o per strada? Legalizziamo il fenomeno e togliamo la prostituzione da sotto le case. Poi, adesso attraverso internet le case chiuse si sono moltiplicate negli appartamenti, altrochè…”.
Sono tante le ragazze che si vendono con un click.
“Esattamente. E così facendo trasformano, illegalmente, il loro appartamento in una casa chiusa. Il mondo si evolve e gli uomini fanno sempre più emergere la loro vera natura. Lo si vede anche dal dibattito sulle unioni civili”.
A proposito, cosa pensi dell’utero in affitto?
“Una pratica che mi lascia molto perplesso. Preferirei che le coppie gay strappassero i bambini dalla miseria adottandoli. Questo comportamento lo troverei molto più bello e dignitoso”.