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Il 14 e 15 febbraio lo spettacolo dedicato ai mostri sacri del rock
"Dopo dieci anni di successi con Queen at The Opera, sono entrato in corsa come nuovo elemento in questa nuova avventura della stessa produzione, la Duncan Eventi, che però si chiama Rock at the Opera, in cui abbiamo più o meno le stesse carte da giocare, con una formazione simile, ma con un repertorio differente. Mentre infatti nell’altra ci sono i Queen in tutto e per tutto, qui si spazia invece tra grandi classici dei Led Zeppelin, Stones, Guns and Roses, AC/DC e tanti altri". Giorgio Adamo è davvero entusiasta di essere tra i protagonisti di questo evento che rivisita le grandi hit del rock in chiave sinfonica. Stiamo parlando di ’Rock At The Opera’, che sarà in scena il 14 e 15 febbraio (ore 21) al Teatro Cartiere Carrara di Firenze. Un viaggio epico nell’universo rock con un’orchestra sinfonica, una rock band e un imponente visual show che brilla delle intuizioni di Joseph Lefevre. Alla direzione musicale Dani Macchi, che ha scritto le musiche per molti film di Hollywood, tra cui, ’Minions’, ’Black Panther’ e ’Peaky Blinders’, in primo piano il cantante, chitarrista e tastierista Michele Luppi già al fianco dei Whitesnake e vocalist d’eccezione. Insieme all’attore (di teatro e musical) e cantante salernitano, Giorgio Adamo, che ricordiamo a fianco di Ted Neeley, Anastacia, Gloria Gaynor, Massimo Ranieri e Alexia in vari tour internazionali, ci sono infatti Faith Blurry, Jana Campanella, Luana Fraccalvieri, Federica Morra.
Adamo, come si trova in questo spettacolo?
"A meraviglia. Per me è un orgoglio essere sul palco con cantanti così bravi e una band che è stata composta appositamente per questo evento con musicisti davvero stratosferici. Insieme all’orchestra coinvolgiamo il pubblico in un concerto di due ore piene di ritmo".
Come è stato scelto il repertorio?
"Attraverso le hit di tante rock band. Per tenerle insieme è stato fatto un lavoro sapiente fra direzione musicale e direzione orchestrale, che ha permesso, anche attraverso i duetti, di creare un sound omogeneo per abbracciare il pubblico in maniera costante e coerente. Alla fine ce n’è per tutti i gusti, ci sono talmente tanti brani simbolo della nostra cultura contemporanea che non c’è bisogno di essere per forza un estimatore o un cultore del rock and roll per apprezzarli, per farsi trascinare dalla dinamicità di questa musica. Il rock è comunque qualcosa di veramente intramontabile e questo show raccoglie le canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita, alcuni brani simbolo di momenti chiave della nostra esistenza".