"A Firenze abbiamo suonato nello stesso posto per l’addio alle scene di Mario Mangiarano, un carissimo amico, un grande dj. Quella è stata un’esibizione per il suo compleanno in cui l’abbiamo anche ospitato sul palco in un brano, questo sarà un concerto vero in piena regola, con oltre due ore di musica all’insegna del ritmo". Tornano alla ribalta i Rockets che il 4 febbraio saranno protagonisti al Teatro Cartiere Carrara di Firenze con il ’Final Frontier Tour’. La band, che ha raggiunto fama a livello mondiale tra gli anni Settanta e Ottanta e ha venduto milioni di dischi con brani iconici, come ’Future woman’, ’Space rock’, ’One more mission’, ’Electric delight’, il tormentone Galactica’ e la cover del brano dei Canned Heat ’On the Road Again’, torna sul palco guidata da Fabrice Quagliotti alle tastiere, con Rosaire Riccobono al basso, Gianluca Martino alla chitarra, Eugenio Mori alla batteria e Fabri Kiarelli alla voce.
Quagliotti, che show avete preparato?
"Ripercorreremo la storia musicale dei Rockets, dal primo album a oggi. Faremo 24 brani".
All’insegna del rock spaziale?
"Final Frontier ha un andamento molto rock. Rispecchia il primo spirito dei Rockets, perché alla fine, il loro famoso space rock, è semplicemente un rock vestito di tastiere e di sintetizzatore. Sul palco ci sarà tanta energia con dei momenti emozionali, altri pieni di poesia".
Che look sfoggiate in questo tour?
"Ci siamo rivolti a un emblema del mondo dei cosplayer, che è Katia Creative che, puntando sulla nostra musica, ha creato per noi degli outfit completamente nuovi. Cinque look diversi, che rispecchiano la personalità e gli strumenti che suoniamo. In comune ci sono i colori nero e argento: richiamano in qualche modo quelli del 77, 78, e non quelli successivi che erano troppo pomposi. Portiamo nei teatri la nostra produzione, con un palco multilevel, il nostro impianto, con luci mobili, proiezioni, laser. Faremo uno show che richiamerà quello del Galaxy Tour, ma rinnovandolo".
Voi, che siete famosi per far ballare la gente, come mai avete scelto di fare il tour nei teatri?
"È uno spazio più intimo, ideale per sottolineare che per noi questo è il tour della rinascita".
Come dimostra il nuovo album?
"Sì, fra l’altro, per l’occasione ’The final frontier’, prodotto da Rockets Galactica, distribuito da Zamusica (per le copie fisiche) e Orchard (per il digitale), si arricchisce di una versione doppia e ampliata in vinile, che include 4 tracce bonus che non erano presenti nella prima edizione. Abbiamo scelto il vinile, da 12 a 45 giri per garantire la migliore qualità audio e questa versione, sarà disponibile solo durante il tour e venduto in edizione limitata soltanto nei teatri. La quarta facciata, la facciata D, è completamente liscia, per non deturpare la bella copertina realizzata da Domenico Dell’Osso, che potremo firmare per fare un regalo ai nostri fan".