MANUELA PLASTINA
Cronaca

"Luce!" compie un anno, in nome dell’inclusione

L’associazione ’Rondine’ col suo impegno condivide i valori del progetto messo a punto dal gruppo Monrif. Il primo compleanno del canale digitale martedì 30 con Francesca Michielin e tanti altri ospiti alla Pergola Posti limitati: è possibile prenotarsi su www.luce.news/evento

Franco Vaccari assieme alla senatrice a vita Liliana Segre

Firenze, 22 novembre 2021 - L’associazione Rondine e il suo presidente Franco Vaccari sono a pieno diritto tra i protagonisti della Festa per il primo anno di Luce ! che si terrà il 30 novembre alla Pergola con grandi ospiti e con la testimonianza diretta di chi vive la sua vita in nome dei diritti. Luce! è il primo canale digitale tematico in Italia, per nascita, lanciato dal gruppo Monrif, totalmente dedicato ai temi dell’inclusione, della diversità, della lotta alle discriminazioni, della pace. «Parlare di pace è facile. Insegnare a praticarla meno. La nostra missione è mostrare ai giovani che dai conflitti non si scappa e non si muore: dobbiamo trasformarli. E loro ci dimostreranno che non dobbiamo lamentarci delle nuove generazioni, anzi possiamo esserne orgogliosi". Vaccari, psicologo con tanta esperienza coi più giovani, 25 anni fa in un borgo medievale dell’Aretino insieme a un gruppo di amici ha creato un’oasi in cui si impara la pace: Rondine, della cui associazione è tuttora presidente. "Dopo la caduta del muro di Berlino e la rinascita dalle ceneri dell’Unione Sovietica, con la guerra in Cecenia abbiamo capito che potevamo fare qualcosa per mediare – ricorda Vaccari -. In questo borgo in cui negli anni abbiamo ospitato obiettori di coscienza e parlavamo di pace, abbiamo iniziato a ospitare dei giovani ’nemici’ tra loro: ceceni e russi. È stata una convivenza che ha insegnato tanto a tutti noi". Sono poi arrivati altri ragazzi dai Balcani, dal Medio oriente, Libano, Causaso, dall’Africa, dalla Colombia. Sono entrati in un programma di formazione che ha permesso loro di uscire dai luoghi di guerra, "di uscire dall’inganno del nemico, di costruire una relazione nuova e non avvelenata" sottolinea Vaccari. Questi giovani vengono accolti nella cittadella della pace dell’associazione Rondine per due anni. E imparano a prevenire la violenza e l’aggressività, a fare del conflitto un trampolino per spiccare un volo più alto. Nello studentato internazionale World House oggi sono presenti trenta giovani di venticinque nazionalità diverse che, come fanno già altri 200 ragazzi passati da qui, lavoreranno per la pace nelle proprie comunità. Col progetto Quarto anno liceale d’eccellenza poi, 30 diciassettenni provenienti da tutta zone di divisioni sociali di tutta Italia, vengono affiancati a quelli che socialmente potrebbero essere i loro nemici per un anno scolastico per poi tornare a casa con una sfida: progettare con coetanei e amici qualcosa che possa cambiare un po’ della vita sociale della comunità in cui vivono. Il metodo Rondine è entrato anche in molte aziende, nella sanità, in varie scuole anche toscane sempre con l’obiettivo della prevenzione e del superamento del conflitto tra colleghi, tra medico e paziente, tra studenti e professori, tra persone.