di Leonardo Bartoletti
L’incidente mortale nel quale è rimasto vittima Andrea Pezzi, motociclista 55enne di Pontassieve, avvenuto nel tardo pomeriggio di giovedì riapre il dibattito sulla sicurezza della strada provinciale 34 di Rosano. L’elenco delle vittime è troppo lungo. A partire da una ventina d’anni fa, quando sulla strada persero la vita moglie e marito - entrambi di Pontassieve - mentre stavano andando a visitare il nipotino appena nato all’ospedale di Ponta a Niccheri. Poi, ancora, negli ultimi dieci anni (e solo per ricordarne alcuni) una coppia finì fuori strada con la macchina schiantata su un albero a bordo carreggiata; un uomo - sempre di Pontassieve - investito mentre stava percorrendo la strada in motorino; un giovane di origine peruviana che perse la vita nelle vicinanze delle case di riposo. Sono solo alcune dellerecenti tragedie di una strada maledetta.
Eppure per la sicurezza sulla via di Rosano nel corso degli anni, molto è stato fatto. Una volta, insomma, quella strada era molto meno regolamentata di oggi. Allo stato attuale sulla via di Rosano esiste il limite di velocità a 70 chilometri orari, con eccezione dell’attraversamento delle frazioni – come Vallina ad esempio – dove il limite scende a 50. Sul tratto di strada che divide la rotonda della Vicas, a Pontassieve, con quella del viale Europa, a Bagno a Ripoli, è presente quasi costantemente la linea di mezzeria continua. Con, dunque, il divieto assoluto di sorpasso.
Oltre a questo, autovelox - più o meno funzionanti - sono presenti a Candeli, Vallina e prima dei Renai. Insieme a queste misure, il controllo dei Carabinieri e della Polizia Municipale - per entrambi i corpi, sia di Pontassieve che di Bagno a Ripoli - è decisamente frequente.
La questione, dunque, ricade in massima parte sulla prudenza e la responsabilità degli automobilisti. Dati - e rilevamenti - alla mano, quasi tutti gli incidenti che avvengono sulla via di Rosano sono dovuti ad eccesso di velocità e conseguente perdita del controllo del mezzo, sorpassi scelerati, fatti anche all’altezza di curve dove non c’è assoluta visibilità su chi arriva dalla parte opposta. "Come sindaco - dice il primo cittadino di Pontassieve, Carlo Boni - credo che la sicurezza stradale e, più in generale, il tema della viabilità e di una mobilità sicura siano fondamentali e dovranno essere delle priorità della prossima consiliatura metropolitana. In questo momento, però, vista la prematura e tragica scomparsa di un nostro concittadino, mi sento esclusivamente di esprimere le condoglianze e la massima vicinanza ai familiari".