
Il governatore: "Mi lascia perplesso che alcune persone siano entrate per trapanare". Anche la prima cittadina appoggia padre Pagano: "Proposta buona, adesso Roma risponda".
"Sono in contatto con padre Pagano, che incontrerò tra pochi giorni. Penso che la sua proposta sia buona. Il mio auspicio è che possa arrivare una risposta dal ministero, che so essere stato contattato. Noi, ovviamente, siamo disponibili a collaborare e a dare il sostegno necessario". Anche la sindaca Sara Funaro tende la mano al priore di Santo Spirito. Dall’Oltrarno, la sommossa dei frati agostiniani "pronti ad occupare" l’ex caserma Ferrucci pur di impedire la realizzazione di un Rsa extralusso per anziani, andati a vuoto i tentativi di ‘moral suasion’, ha acceso ancor di più i riflettori sulle sorti della basilica e della sua possibile riconversione a seguito del bando da 8 milioni vinto dall’unica società in gara (la fiorentina Fastpol).
Già pronto il progetto alternativo, caldeggiato da padre Giuseppe Pagano, e cioè un polo culturale e museale con tanto di foresteria in cui ospitare i tanti studenti italiani e stranieri in ginocchio dal caro affitti. Ad affiancare in questa battaglia i frati e padre Pagano ci sono anche in prima linea l’arcivescovo Gherardo Gambelli e padre Alejandro Moral Antòn. I quali già hanno inviato una missiva al ministro della Difesa, Crosetto, direttamente coinvolto in quanto titolare di una porzione d’area su cui insiste la basilica. Su questo ha fatto leva il governatore Giani, da sempre contrario all’opzione rsa e vicino ai frati agostiniani. Ma l’iter autorizzativo per la realizzazione della rsa di lusso in Santo Spirito ancora non sarebbe concluso. Almeno questo ha fatto intendere Giani da una risposta fatta pervenire per iscritto a una sua lettera proprio dal ministro Crosetto. "La stipula del contratto ancora non c’è - ha evidenziato Giani. Mi è stato detto dai padri agostiniani che sono entrate delle persone per trapanare. Questo mi ha lasciato stupito e profondamente perplesso". Tanto da scrivere nuovamente a Crosetto.
La richiesta stringente? "Una riunione collettiva fra Regione, ministero, Comune perché si sospenda qualsiasi iter e si valuti seriamente un diverso indirizzo per la gestione del bene - l’appello del governatore -. La legge delle guarentigie sottraeva la disponibilità di quella parte dell’area per farci un distretto militare, chiara quindi la funzione di interesse generale. Ben diverso è consentire un uso commerciale, di fatto una residenza di alto profilo economico. Non si può trattare con superficialità una parte di un immobile con queste caratteristiche e che è legato all’identità di Firenze e della Toscana".
F.I.