REDAZIONE FIRENZE

Rsa nell’ex caserma. Funaro sta con i frati. E ora il progetto traballa

La Fastpol, che ha vinto il bando, non ha confermato il suo interesse. Biti e sindaca: "Sì ad un centro culturale, pronti a fare la nostra parte".

La Fastpol, che ha vinto il bando, non ha confermato il suo interesse. Biti e sindaca: "Sì ad un centro culturale, pronti a fare la nostra parte".

La Fastpol, che ha vinto il bando, non ha confermato il suo interesse. Biti e sindaca: "Sì ad un centro culturale, pronti a fare la nostra parte".

di Antonio Passanese

Sul futuro dell’ex caserma Ferrucci di piazza Santo Spirito, "faccio mie le parole della sindaca Funaro: riteniamo una buona idea che lì ci sia un centro culturale universitario", come proposto dai frati agostiniani. "Siamo disponibili a collaborare e a dare il sostegno necessario laddove ce ne fosse la possibilità. Perché ancora non è chiaro, a noi, se ci sia la possibilità o meno di intervenire su questa concessione, sul bando fatto da Difesa servizi. Qualora ci fosse, noi saremo disponibili".

E’ quanto fa sapere l’assessora all’Urbanistica, Caterina Biti, rispondendo in Consiglio comunale a una question time proposto dal gruppo Sinistra progetto comune. Sulla vicenda interviene in aula il Consigliere comunale di Spc, Dmitrij Palagi, che sottolinea: "E’ evidente che Fastpol", la società che dovrebbe fare la Rsa di lusso per anziani benestanti, "non ha confermato, negli ultimi anni, l’interesse per il progetto. Quindi c’è un futuro tutto da scrivere, ministero della Difesa o meno".

Infatti, spiega commentando la risposta fornita da Biti, "non ci sono novità rispetto al nostro accesso agli atti, datato ottobre 2023: Fastpol non ha mai risposto alla Società della Salute. Non ha, quindi, grande, interesse" all’operazione? "Non si sa, perché fondamentalmente da parte di Palazzo Vecchio ci sembra di capire ci sia stata una sostanziale inerzia". Detto questo, "il Pd non si metta a scaricare le sue responsabilità sul ministero della Difesa. Se vuole, può chiarire che non intende rilasciare un’autorizzazione per aprire una Rsa" nell’ex Centro documentale dell’Esercito Italiano, ora dismesso.

Anche Fratelli d’Italia, ieri, ha presentato un’interrogazione sul ’caso Santo Spirito’ chiedendo all’amministrazione di convocare un tavolo tecnico, a cui invitare anche il dicastero retto da Guido Crosetto, per portare avanti il progetto elaborato dagli agostiniani che vorrebbero la gestione del bene – che fino agli inizi dell’Ottocento era parte integrante del convento – per realizzarci una biblioteca, una sala caonferenze e una foresteria per studenti italiani e stranieri. Ma la risposta dell’assessora non ha soddisfatto nè la capogruppo Angela Sirello nè il senatore Paolo Marcheschi, da tempo impegnati al fianco dei frati.

"Purtroppo, la risposta di Biti conferma che il Comune non si schiera con atti scritti a favore della Comunità di Santo Spirito e degli Agostiniani – il loro commento – Hanno abdicato a Giani che non ha alcun titolo sulla procedura. La risposta all’interrogazione oggi in Consiglio comunale dimostra che il Comune non ha intenzione di sconfessare il duo Renzi Nardella e di formalizzare la proposta di opposizione al progetto. La procedura di aggiudicazione come risaputo ora è chiusa, ma qualora il Comune formalizzasse il cambio di volontà, come chiarito dalla risposta del Ministro Crosetto a Giani, magari di fronte ad un atto amministrativo del Comune e non ad una semplice lettera, potrebbero esserci dei margini per riaprire il percorso scelto. Il sindaco Funaro dimostri coraggio e decida cosa fare".

Intanto, i frati, dalla loro pagina web, rilanciano il flash mob davanti all’ex caserma per le 18 di giovedì e la conferenza che si terrà il giorno dopo all’interno della basilica: "In quella sede spiegheremo alla città i motivi della nostra battaglia".