REDAZIONE FIRENZE

Firenze, rubano la borsa da calcio del bambino mentre la mamma lo riprende a scuola

E' successo a Legnaia, vicino alla scuola Niccolini, non è il primo episodio. Il piccolo in lacrime. L'appello della madre: "Non ha valore commerciale, restituitela"

Carabinieri (foto di repertorio)

Firenze, 23 dicembre 2022 – Un furto da niente, come valore, ma che lascia con l’amaro in bocca e lacrime agli occhi, quello avvenuto ieri pomeriggio a Firenze, nel rione di Legnaia. Nei pochi minuti che una mamma aveva per riprendere il bambino a scuola, un ladro, ancora ignoto, ha sfondato un finestrino e rubato il borsone da calcio.

Pochi vestiti, peraltro marchiati, ma il dolore e la non accettazione del bimbo nel vedersi sottratta quella maglietta con cui aveva segnato fieramente i suoi primi goal è stato enorme, incontenibile.

“È stato proprio il tempo di andarlo a riprendere all'uscita di scuola della Niccolini – fa appello Elisa, la madre –. Avevo parcheggiato in via Nicola Pisano quasi all'angolo con via Maso di Banco. Tra le 16,20 e le 16,35 mi hanno rotto il deflettore anteriore destro e rubato la borsa da calcio che era sul sedile. Se qualcuno avesse visto qualcosa o per caso ritrovasse almeno il borsone buttato da qualche parte può portarlo alla Stazione dei Carabinieri di Legnaia dove ho fatto regolare denuncia. Il borsone è celeste dell'Audace Legnaia con il nome del bambino sopra. Non so proprio come possa far comodo un borsone di un bambino di 10 anni, che anche se pieno di roba è comunque tutto con nome e specifico della società di calcio, siamo proprio alla frutta!”

“Tornata all'auto ho trovato il piccolo vetro accanto allo specchietto rotto e non c'era più il borsone di calcio di mio figlio – racconta la donna –. All'inizio sinceramente ero basita, avessi lasciato una borsa qualsiasi poteva essere ambiguo il contenuto; ma una borsa da calcio di un bambino cosa vuoi ci sia dentro? Nel portabagagli avevo anche roba più appetibile da rubare, ma niente, hanno preso solo il borsone. Il bambino è disperato”.

Furti notturni nelle macchine con spaccate di vetri attanagliano la zona da anni ormai. Ma lascia increduli che sia accaduto di giorno, con la luce, sull’orario di uscita delle limitrofe scuole e a due passi dalla caserma della Polizia municipale: “È vero che lì ci sono solo abitazioni e non negozi, inoltre era una giornata da lupi, pioveva a dirotto e quindi anche poca gente a piedi – considera la madre, sgomenta – ma non è neanche una via isolata”.

Non è il primo caso in zona: “Parlando dell'accaduto, l'allenatore di mio figlio ha ricevuto lo stesso trattamento nella stessa via, lo hanno probabilmente visto mettere uno zaino nel portabagagli e glielo hanno portato via scassinando allo stesso modo la vettura – continua Elisa – Mi viene da pensare che qualcuno che tenga d'occhio le macchine che parcheggiano altrimenti non si spiega”.

“Per il vetro, fortunatamente abbiamo la polizza cristalli. La cosa peggiore è il senso di insicurezza che rimane ai bambini, è stato tutta la sera poi a credere di vedere gente sospetta per strada – conclude la mamma, sconfortata – Sconvolto, continuava a ripetere ‘ma perché, ma perché, come si fa a rubare a un bambino?’. Poi era tutta roba comprata più di un mese fa, dopo quattro anni che portava la stessa. Si è calmato dopo che siamo stati dai Carabinieri e gli hanno detto che se la ritrovavano, ci avrebbero subito chiamato”.

Carlo Casini