di Pietro Mecarozzi
Sono arrivati a Firenze con un furgone e, all’interno del cassone sul retro, un motorino. Il primo noleggiato, il secondo intesto a un prestanome di Napoli, che risulta intestatario di altri 250 veicoli. Una ’gita’ di una giornata: i due hanno acceso il due ruote, puntato una vittima, messo a segno il colpo e fatto ritorno a Napoli a notte inoltrata. Il bottino: un Rolex da 10mila euro strappato dal polso – dopo avergli torto il braccio – di turista 70enne di Tel Aviv che stava passeggiando con la moglie in pieno centro a Firenze, per poi fuggire con la refurtiva a bordo dal motoveicolo guidato dal complice.
È successo il 13 luglio scorso in via Pisana, vicino all’arco di San Frediano, e mercoledì l’unità Falchi della squadra mobile di Firenze, con l’aiuto dell’antirapina di Napoli, ha arrestato due uomini di origine campana di 28 e 42 anni, con l’accusa di rapina aggravata, e per il secondo anche di illecita detenzione di sostanza stupefacente e detenzione di arma clandestina.
I due ladri in trasferta, entrambi residenti nel rione Sanità, sono stati raggiunti dagli agenti fiorentini dopo un lungo lavoro di indagine. E proprio nel corso delle perquisizioni i poliziotti hanno scoperto a casa di uno dei due anche droga e una pistola clandestina.
Quando la polizia si è presentata alla porta del 42enne ha sentito dall’interno dell’appartamento dei rumori sospetti: lo stabile era circondato e gli agenti si sono visti arrivare in strada due voluminose buste di plastica. Una si sarebbe rotta andando ad impattare contro i cavi dell’elettricità e rivelando così parte del suo contenuto, ovvero marijuana. Le verifiche hanno poi permesso di individuare 700 grammi di marijuana e 25 di cocaina, e un revolver con matricola abrasa. Del Rolex invece nessuna traccia. I due sono stati accompagnati al carcere di Napoli Poggioreale.
A fare la differenza nelle indagini della squadra mobile sono state le telecamere di sorveglianza, ma anche le tracce biologiche lasciate dai due balordi. Ripercorrendo i tabulati di ingresso dell’autostrada, e le immagine video, i Falchi hanno da prima individuato i mezzi usati per arrivare (il furgone) e per consumare la rapina (il motorino).
Se la proprietà dei veicoli non ha dato le risposte cercate dai poliziotti, le riprese video ai caselli autostradali della hanno fornito uno spunto interessante. I due avevano infatti sempre usato il pagamento cash e quindi i biglietti per entrare e uscire dai tratti di strada. Così, con un guizzo vecchio stile, gli agenti della mobile hanno fatto quindi esaminare i ticket usati dalla polizia scientifica e i risultati ottenuti hanno confermato il match con il patrimonio genetico dei due, già noti e schedati dalle forze dell’ordine per rapine e furti.
A incastrarli anche i vestiti: nei video si vede i due travisati per difendersi dagli occhi elettronici, ma i frame della fuga dal centro città hanno permesso dagli agenti di collegare i due sul furgone di ritorno a Napoli con l’autore materiale della rapina e il complice sul motorino. È scattato quindi l’arresto, dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Antonella Zatini.