
Il violinista Pavel Vernikov
Firenze, 12 dicembre 2016 - È come se avessero rubato il mio bambino». Non si dà pace il maestro Pavel Vernikov, violinista di fama internazionale, origini ucraine, residenza in Svizzera, molto spesso in Italia, ma soprattutto acclamato protagonista nelle più importanti sale da concerto d’Europa e d’America. Il suo violino, fabbricato nel 1747 dal liutaio Giovanni Battista Guadagnini, è stato rubato giovedì scorso sul treno di collegamento fra l’aeroporto e il centro di Ginevra. Secondo l’agenzia di stampa svizzera Ats, lo strumento varrebbe un milione e mezzo di euro. «No, non ha prezzo», afferma invece il maestro Vernikov, da noi raggiunto alla Scuola di musica di Fiesole, dove oggi apre il suo annuale corso di perfezionamento. «È un pezzo troppo raro, uno dei più belli al mondo, praticamente unico». Il maestro non se ne separa mai, da circa quindici anni. «Non gli stacco gli occhi di dosso». Eppure, su quel treno, prima della partenza, si è volatilizzato. Insieme a quattro archi, che valgono anch’essi una fortuna: almeno 250mila euro. «Su uno degli archi c’è inciso il nome di Dominique Peccatte, ed era appartenuto al primo violino dell’Opera di Parigi».
Come è potuto accadere? «Nella confusione di chi sale, scende e sistema i bagagli – spiega – mi sono alzato per riparare le custodie degli strumenti e spostare la mia valigia. È stato un attimo. Un signore, grossa stazza, mi si è piazzato davanti e quando si è spostato non c’erano più. Ho girato tutto il treno, in lungo e in largo, gridato se qualcuno avesse visto qualcosa. Nulla».
«Se non trovo il mio violino – sostiene – smetto di suonare. Ho già cancellato tutti i concerti, a partire da quello di Roma il 16 dicembre. Mi hanno chiamato tanti musicisti offrendosi di prestarmi i loro strumenti. E anche mia moglie, che è violinista, vorrebbe darmi il suo. Ma io ho deciso: mollo tutto e parto. Vado in giro per l’Europa, per antiquari, nella speranza di poterlo ritrovare. Forse m’illudo, pensando che chi lo ha preso non ne conosca il valore e lo venda a un rigattiere, chissà, ma devo assolutamente provarci». Infine lancia un appello: «Chiunque abbia notizie è pregato di scrivere una mail a [email protected]. È già invitato a tutti i miei concerti futuri. E gli offro anche una raclette».