Rufina (Firenze), 11 febbraio 2025 – Rufina da sabato scorso è una comunità dilaniata dal dolore e dallo sgomento.
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La morte di Eleonora Guidi, giovane mamma 34enne accoltellata dal compagno Lorenzo Innocenti nel loro appartamento di via Pavese, ha scosso il comune fiorentino. Domani Rufina, paese a 25 chilometri a est di Firenze, raccoglierà il suo dolore nel lutto cittadino proclamato per i funerali della 34enne.
Già oggi è stata allestita la camera ardente nei locali dell'oratorio don Angelo Fabbri in via Martiri di Berceto, dove dalle 16 sarà possibile portarle un ultimo saluto e dove domani, alle 14,30, si svolgeranno le esequie.
«Ho avuto modo di parlare con i familiari di Eleonora - dice il parroco don Luca Meacci -. Sentono la pesantezza di questo momento a cui si aggiunge lo sgomento per non sapere il perché. Sono molto provati, ma è tutta la comunità di Rufina ad esserlo, è una tragedia che è stata avvertita in modo molto profondo».
In occasione del lutto cittadino, proclamato dal sindaco Daniele Venturi per «esprimere il cordoglio di tutta la comunità locale e i sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari», saranno listate a lutto le bandiere presenti nel palazzo comunale e negli altri edifici pubblici e sospese tutte le manifestazioni pubbliche in programma. A ciò si aggiunge l'invito a sospendere le attività durante la cerimonia funebre e ad osservare un minuto di raccoglimento in concomitanza con l'inizio dei funerali. Questo pomeriggio dalle 17 ci sarà un momento di preghiera, sempre all'oratorio, mentre alle 21 è in programma la fiaccolata in piazza Umberto I organizzata dall'amministrazione comunale.
Di questo dramma al momento sappiamo solo che Eleonora Guidi, come è emerso dall’autopsia, è stata colpita mortalmente in cucina, ancora in pigiama, mentre stava preparando il caffè, la giovane mamma ha cercato di fuggire in salotto ma non è riuscita a sottrarsi dai fendenti inferti dal compagno, uno dopo l’altro. Ventiquattro in tutto. I colpi hanno raggiunto non solo alla schiena ma anche il collo e il petto. Le ultime coltellate davanti al figlio di un anno e mezzo. Seduto sul divano, a due metri di distanza dal punto dove è stato poi ritrovato il cadavere della mamma. Al momento è impossibile capire cosa sia successo nell’appartamento di Pavese, non lo sanno parenti e amici. Eleonora e Lorenzo, almeno all’apparenza, erano una coppia perfetta e molto affiatata. Mai un litigio, una parola o un gesto fuori posto. Lo hanno ripetuto i parenti e chi li conosceva alla pm titolare delle indagini, Ornella Galeotti che, in seguito all’apertura di un fascicolo per omicidio volontario, proverà a capire cosa covasse nella mente dell’architetto fiorentino che dopo il drammatico accoltellamento ha tentato di togliersi la vita.