Ruscelli, montagne, boschi e rifugi. Fuga dal caldo: cosa fare in Mugello

Dai fiumi agli Appennini, il termometro sale e il territorio torna ad essere un porto sicuro per il fresco .

Ruscelli, montagne, boschi e rifugi. Fuga dal caldo: cosa fare in Mugello

In tanti vengono in Mugello per il fresco

Una temperatura di 24-25 gradi, nel pomeriggio, all’aperto. Dov’è questo Paradiso? si chiederanno quelli che lottano con caldo e afa in città. Più vicino di quanto si creda, basta fare qualche decina di chilometri e venire in Mugello. In alto Mugello, per la precisione, perché nel fondovalle i 35 gradi ed oltre sono la norma anche per i Mugellani. C’è solo l’imbarazzo della scelta, e conviene fare un elenco, pur parziale, di questi luoghi del refrigerio. Anzitutto i passi. Siamo intorno ai mille metri. La Futa, la Colla, la Sambuca, la Raticosa, il Giogo: luoghi verdi, belli, e tanta aria fresca. E nei pressi non mancano neppure aree attrezzate, bivacchi e rifugi per trascorrere una giornata all’aria aperta. Partiamo da Firenzuola. Anzitutto Moscheta: lì c’è tutto, aria buona, verde, boschi, sentieri per camminare, il museo dell’Appennino, ruscelli con l’acqua gelida, e anche un ristorante. E specie nei giorni di festa è presa d’assalto, con la gente che fin dal mattino si contende tavoli o spazi per il picnic. Per chi preferisce cercare il fresco nell’acqua ci sono i punti di sosta lungo il Santerno, in direzione Imola.

E poi la direttrice Futa: Covigliaio, con la sua oasi naturalistica, Pietramala. Con ottime opportunità anche a tavola: sulla strada si trovano numerosi ristorantie per Ferragosto Piancaldoli proporrà la sua tradizionale sagra del tortello, diverso da quello mugellano, ma altrettanto gustoso. Dirigendosi invece verso Palazzuolo e il passo della Sambuca, in tanti si fermano a Prato all’Albero. Ci sono le postazioni per il barbecue, e soprattutto tanto verde e tanto fresco. Lì vicino anche dei rifugi, Capanna Sicuteri, Capanna Marcone e il rifugio Le Piane. E, a poca distanza, prima di giungere al passo della Sambuca, si trova la strada che porta al rifugio I Diacci, dotata anche di ristorante. Chi ama camminare e cerca un luogo "spirituale" può arrivare fino all’eremo di Gamogna, tra le montagne di Marradi. . E per rimanere in tema, meta facilmente raggiungibile in auto, e ben più vicino a Firenze c’è il convento di Montesenario, nel comune di Vaglia, che assicura buone temperature e anche… una "gemmina d’abeto".

Paolo Guidotti