FIGLINE
In principio c’era il "ruzzare", ossia il rincorrersi per giocare. Il termine si usa ancora oggi nel linguaggio comune, come sinonimo di scherzare. Ma Natalino Balasso ne fa un’opera teatrale. Sabato alle 21 e domenica alle 16,30 interpreterà "Balasso fa Ruzante (amori disperati in tempo di guerre)" sul palcoscenico del teatro Garibaldi di Figline, la prima dell’attore veneto in terra valdarnese.
È un’evocazione in chiave moderna e personale di alcune delle opere di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante, un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone. Balasso intreccia testi tratti dall’opera di Beolco e reinventa un gergo con cui racconta tre figure toccanti: l’amico rivale Menato, Gnua, donna sottoposta eppure dominante, e lo stesso Ruzante, uomo furbo e credulone, pavido eppure capace di uccidere, un eroe comico dentro il quale scorre qualcosa di primitivo che lo rende immortale. "Credo che Angelo Beolco, con il suo alter ego e le sue opere volesse dimostrare che un altro modo di fare arte-cultura era possibile e provava a fare azioni sceniche anti sistema, anche quando era accolto da quel sistema – sottolinea la regista Marta Dalla Via -. In questo credo che la vicinanza con la poetica e la visione di Natalino Balasso sia evidente. Questo titolo è ingannevole: è Ruzante che fa Balasso!".
La commedia fa ridere e pensare, grazie al realismo espressivo e a una lingua inventata che evoca quella cinquecentesca di Ruzante unendo il gergo fiorentino a espressioni venete dell’epoca. Con Balasso sul palco figlinese ci saranno Andrea Collavino, Marta Cortellazzo Wiel, Antonio Sarasso e Walter Cerrotta. Biglietti interi da 8 a 27 euro, riduzioni per studenti e altre agevolazioni, disponibili in prevendita sul circuito Ticketone e Boxoffice Toscana e alla biglietteria.
Manuela Plastina