OLGA MUGNAINI
Cronaca

Saccardi frenata dal vento di destra: "Ballottaggio? Ci si sposa in due"

La candidata di Italia Viva ammette: "Dopo i sondaggi ci aspettavamo un risultato migliore. Ma la paura dell’exploit di Meloni ha ricompattato gli elettori dem. Disponibile al dialogo come sempre".

Saccardi frenata dal vento di destra: "Ballottaggio? Ci si sposa in due"

Saccardi frenata dal vento di destra: "Ballottaggio? Ci si sposa in due"

Tutta colpa dei sondaggi? Un pochino forse. Sta di fatto che quel risultato a due cifre che tutti prevedevano non è arrivato. Stefania Saccardi aspetta almeno la metà dei seggi scrutinati per presentarsi nel suo quartier generale e ammettere che no, non è andata come sperava. Quel 7,3% di risultato è poco rispetto alle aspettative. "La polarizzazione e il vento di destra ci hanno penalizzati - sostiene –. Dopo i sondaggi di qualche giorno fa ci aspettavamo un risultato migliore. Ma è successo che a urne ancora aperte si è cominciato a dire che Sara Funaro era sotto il 40% e noi in doppia cifra. A quel punto è cambiata la campagna elettorale: si è cominciato a parlare di voto utile, a dire che ’c’è un solo centro-sinistra’...".

Persino il vento d’Europa che dagli exit poll soffiava tutto a destra, avrebbe provocato una sorta di chiamata alle armi del centrosinistra, ridimensionando il risultato della candidata di Italia Viva: "Mentre si stava ancora votando abbiamo cominciato a sentire la vittoria di Le Pen in Francia, Macron che convoca le elezioni anticipate – prosegue Saccardi –, c’era da immaginarsi che la paura della destra in qualche modo ricompattasse i voti sulla forza politica più forte all’interno del centrosinistra. E quindi, in qualche modo la candidatura mia, o quella di Cecilia Del Re, è stata penalizzata".

Insieme a lei, nella sua lista Saccardi al Centro, anche il Partito Socialista Italiano e Libdem Europei: "Comunque, abbiamo fatto una bella campagna elettorale, abbiamo coinvolto tanta gente, e quindi siamo contenti, e naturalmente colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno dato una mano e fiducia in questa città".

E Matteo Renzi? Dove sia non è dato sapere. La débâcle alle europee lo ha fatto scomparire dalle tv e dalle conferenze stampa. Solo coincisi commenti sui social. Forse si è sentito con la Saccardi domenica sera, ma per adesso non ha proferito parola sulla sua candidata a sindaco di Firenze, città che resta la sua roccaforte.

La grande foto della Leopolda 6 appesa nel comitato elettorale della Saccardi sembra lì a ricordare malinconicamente il bel tempo che fu.

Il ’ragazzo dell’Europa’, canzone della Nannini che Renzi aveva scelto per inno alla sua campagna elettorale, non ha trainato la sua candidata, forse è stato persino una zavorra, per lei che poteva essere davvero il terzo incomodo nella corsa a Palazzo Vecchio.

Ma da ’signora della politica’, lei non recrimina contro il suo leader di partito, sottolineando che ’Stati Uniti d’Europa’ a Firenze ha ottenuto più o meno gli stessi voti di ’Al Centro con Saccardi’.

Nel triste e lento pomeriggio di scrutinio, nel suo quartieri generale di via Fra’ Barolomeo si sono visti Nicola Danti, eurodeputato uscente che suo malgrado non era stato ricandidato; e Francesco Bonifazi, braccio destro di Renzi. Neanche loro vogliono parlare di Renzi.

E adesso? Stefania Saccardi a chi porterà in dote il suo utilissimo 7% per il ballottaggio?

"Non mi pare che ci sia tutta questa fretta di voler venire a parlare con noi – conclude –. Parliamo sempre con tutti, ho sempre detto che rispondo al telefono a chiunque, quindi se si ha voglia di ragionare con noi, senza arroganza e con disponibilità, noi ci siamo. I matrimoni però si fanno in due, e i percorsi si fanno se insieme andiamo dalla stessa parte. Per ricompattarci col Pd ci vuole la volontà, ma ci vuole soprattutto una condivisione di obiettivi. Se ci sono, si va avanti".