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Sacerdote arrestato per violenze su bimba, la procura chiede il carcere / VIDEO

Il caso che lascia sotto choc l'hinterland fiorentino. Nel 2013 era stato disposto per la piccola l'allontanamento dal nucleo familiare. Ecco il filmato mentre entra in procura

Don Paolo Glaentzer (Fotocronache Germogli)

Firenze, 26 luglio 2018 - Ha risposto a tutte le domande durante l'udienza di convalida dell'arresto don Paolo Glaentzer, arrestato per violenza sessuale aggravata su una bambina. Il caso accade a Calenzano e viene seguito, dal punto di vista giudiziario, dalla procura di Prato. La procura per il religioso chiede il carcere. Il Gip si è riservato di valutare entro 24 ore. Questo emerge dalla mattinata in tribunale.

Per la bambina oggetto di violenze di un sacerdoteanni fa il Tribunale aveva disposto l'allontanamento dal nucleo familiare (LEGGI L'ARTICOLO). Ciò scaturisce dalle indagini sul caso che lascia sotto choc l'hinterland fiorentino. Il caso è accaduto a Calenzano in una sera qualunque di luglio, quando un uomo ha visto il religioso, don Paolo Glaentzer in macchina con la bambina di sera e ha chiamato i carabinieri.

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Intanto, mentre per il sacerdote c'è l'udienza di convalida dell'arresto, uno degli avvocati difensori del religioso potrebbe rinunciare al suo incarico. L'allontanamento è del 2013, ma nel 2016 la famiglia aveva vinto il ricorso e la piccola era tornata dai genitori.

Paolo Glaentzer, nato a Roma, è incardinato in una diocesi del Lazio ed è ospite di quella fiorentina. Come precisato dalla curia del capoluogo toscano, «non fa parte del clero fiorentino». In una nota la curia, esprimendo piena fiducia negli inquirenti e vicinanza alla piccola e alla sua famiglia, ha precisato che in passato «non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti».

«È una notizia pazzesca - ha poi detto l'assessore regionale al Welfare e alla Sanità Stefania Saccardi - allucinante, sicuramente terribile, non solo per il fatto, ma anche per i soggetti che coinvolge. Naturalmente in questo momento dobbiamo avere il massimo riserbo e rispetto per le indagini che sono in corso, ma se i fatti fossero confermati sarebbero veramente sconvolgenti».