Firenze, 28 giugno 2022 - Le previsioni per i saldi estivi? “Abbastanza buone”, secondo Confcommercio. In Toscana gli sconti prenderanno il via da sabato 2 luglio. Lo scorso anno lo scontrino medio a famiglia fu di 180 euro. “Quest’anno dovrebbe andare meglio, perché sono aumentate le occasioni di incontro e, dunque, c’è una maggiore necessità di rinnovare il proprio guardaroba”, afferma Paolo Mantovani, presidente regionale di Federazione Moda Italia -Confcommercio. Pesa però “l’incognita sulla propensione di spesa delle famiglie, spaventate dal caro-bollette e dallo spettro di nuovi aumenti delle materie prime in autunno”. Insomma, una previsione sempre in chiaro-scuro.
“La partenza di sabato vedrà uno sprint soprattutto nelle località di mare, nelle città dell’entroterra sarà invece la presenza di turisti a fare la differenza”, prosegue il presidente dei dettaglianti toscani di abbigliamento e calzature. “Lo scontrino medio dovrebbe crescere, ma sarà difficile tornare ai 230 euro a famiglia dell’estate 2019, l’ultima pre-pandemia. Nelle città d’arte molti confidano sul ritorno dei turisti, stranieri soprattutto, che volentieri acquistano scarpe, abiti e borse made in Italy”.
È proprio la ripresa del turismo internazionale che riporta un po’ di ottimismo tra gli operatori. “Firenze è la cartina al tornasole: in questi giorni è affollata di turisti come non la vedevamo più da due anni a questa parte. Mancano ancora i “top spender” russi e cinesi, ma la quantità di presenze americane ed europee fa ugualmente ben sperare”, dice Mantovani. Purtroppo, “le tensioni internazionali, con la guerra in Ucraina ancora in corso, unite alla preoccupazione per ulteriori rincari, rischiano di frenare lo shopping in saldo”.
Le vendite di fine stagione, che in Toscana interessano circa 6.300 imprese commerciali di abbigliamento, tessuti, calzature, pelletteria e articoli sportivi, dureranno 60 giorni. Potranno essere messi in saldo tutti i capi a carattere stagionale o di moda, suscettibili di deprezzamento.
Le regole
Come sempre, Confcommercio Toscana ha ricordato ai propri associati le principali regole da rispettare:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: devono essere accettate le carte di credito.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita e lo sconto (non è più obbligatorio indicare il prezzo finale).
- Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa decisione.