SANDRA NISTRI
Cronaca

Salmonella, il comitato delle mamme: "Pronte ad agire per le vie legali. I Comuni si costituiscano parti civili"

Dai contagi sottostimati all’inserimento della figura dell’assaggiatore, tutte le richieste dei genitori. Le storie dei bimbi colpiti: "Mio figlio con la febbre a 41, senza parlare e muoversi per una settimana". .

Salmonella, il comitato delle mamme: "Pronte ad agire per le vie legali. I Comuni si costituiscano parti civili"

Le mamme dei bimbi colpiti dalla salmonella si sono organizzate in un comitato

Annunciano azioni legali, in gruppo o singole, per chiedere ragioni del ‘calvario’ che hanno vissuto i loro bambini, spesso anche piccolissimi, per l’infezione da salmonella che sarebbe legata alla mensa scolastica. Le battagliere mamme del neo comitato "Action Salmonella", costituito da una cinquantina di famiglie di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Barberino del Mugello, hanno reso pubblica l’intenzione durante la presentazione del gruppo che si è svolta a San Piero a Ponti: "Il comitato – ha spiegato la portavoce Letizia Marchese – è nato per dar voce alla sofferenza dei nostri bambini ma anche per dar modo a noi genitori di poter intervenire nella vicenda. Intanto diciamo che i dati relativi ai contagi forniti dall’assessore Bezzini in consiglio regionale sono ampiamente sottostimati: lui ha parlato di 26 ricoveri mentre solo nel nostro piccolo gruppo i ricoveri sono stati 28, quindi pensiamo ad un numero più alto".

"Inoltre, il contagio non può essere scattato dal pranzo del 24 perché alcuni bambini sono stati male già a partire dal 21. Si tratta forse di un secondo contagio?". Ai ‘freddi’ numeri si legano però storie molto dure vissute anche da piccolissimi: "Mio figlio di due anni e mezzo – ha raccontato ancora Letizia - ha avuto per diversi giorni la febbre a 41 che non scendeva, non si muoveva, non parlava, è stato una settimana in ospedale, si svegliava urlando e ancora oggi che siamo tornati a casa non dorme". C’è addirittura chi, come un bambino di 15 mesi, è dovuto finire sotto i ferri per le complicazioni legate alla salmonella ma tante delle storie esposte sono drammatiche: "Mia figlia – ha detto Sara Damasceni – ha perso quattro chili in una sola settimana. Aveva venti scariche di diarrea al giorno e vomito, non riusciva più a camminare e dovevo portarla io in braccio in bagno. Anche ora che sta meglio la paura non è passata e, a un minimo mal di pancia, è terrorizzata che tutto possa tornare". Per evitare che un simile scenario possa ripresentarsi le famiglie che fanno parte del comitato hanno presentato una serie di richieste indirizzate, in particolare, ai Comuni soci di Qualità&Servizi: la prima è quella di poter scegliere se usufruire o meno del servizio mensa dando anche la possibilità di optare per un servizio alternativo come è accaduto all’Istituto Padre Guido Alfani di Sesto che, però, non è una scuola pubblica.

La domanda è anche quella "di intensificare i controlli medici sul personale dell’azienda delle refezioni scolastiche, a cadenza mensile, trasmettendo i dati alle istituzioni e ai fruitori del servizio" e di "inserire controlli, sempre settimanali, su tutti i campioni dei pasti con presentazione dei risultati al Comune, alle scuole e alle famiglie". E ancora il ripristino della commissione mensa e degli assaggiatori con controlli a sorpresa.

C’è anche chi chiede ai Comuni di costituirsi parte civile in eventuali cause contro Qualità&Servizi ma l’ipotesi pare remota visto che la compagine societaria dell’azienda è costituita proprio dalle stesse amministrazioni comunali: "A proposito dei Comuni – sottolinea sul punto il consigliere sestese di Italia Viva Gabriele Toccafondi - cosa faranno quelli nei quali i casi di salmonellosi si sono verificati? Se fosse stata un’azienda privata a gestire il servizio immagino che il dibattito pubblico in qualche Comune sarebbe concentrato sull’ipotesi di un’azione legale e sulla possibilità di costituirsi parte civile. Vedremo. Intanto l’interesse attuale è quello di capire cosa sia successo quasi un mese fa nelle mense scolastiche della Piana, perché su questo io non ho letto o ascoltato granché".