di Sandra Nistri
Sono 224 in totale i casi di infezione da salmonella notificati (tra i quali due adulti), cui vanno aggiunti i 21 casi di addetti di "Qualità&Servizi" risultati positivi, tutti asintomatici tranne uno. Il ‘responsabile’ della tossinfezione sarebbe poi uno specifico piatto: il farro con pesto e pomodorini distribuito a pranzo. I dati ufficiali, a tre settimane dalla notizia dei primi contagi verificatisi nelle scuole dei Comuni serviti per le mense scolastiche da Qualità&Servizi, sono stati comunicati, in consiglio regionale, dall’assessore alla Sanità Simone Bezzini in risposta a un question time sull’argomento presentato dal portavoce dell’opposizione e consigliere regionale Lega, Mario Landi: "Gli esami microbiologici – ha detto Bezzini – sono stati chiusi il 7 ottobre, nello specifico sono state effettuate 19 prove su matrici alimentari e sei prove su acque volte alla ricerca di salmonella e enterobacteriaceae compresa Escherichia coli quali indicazione di contaminazione fecale. È stata rilevata una sola compatibilità per salmonella nel campione di farro con pesto e pomodorini tratto dal pasto distribuito il 24 settembre, tutti gli altri campioni hanno dato esito negativo. La salmonella isolata nel campione di farro risulta appartenere al gruppo C1, quindi compatibile con quelle isolate nelle coprocolture dei bambini mentre nei campioni di acque non è stato rinvenuto nulla". Rispetto al Comune di residenza – ha aggiunto Bezzini - 100 casi sono stati rilevati a Sesto Fiorentino, 92 a Campi Bisenzio, 5 a Barberino, 3 a Calenzano, 8 a Firenze, 1 a Fiesole, 2 a Scandicci, 6 a Signa, 1 a Figline Incisa, 1 a Carmignano, 1 a Fucecchio, 1 a Lastra a Signa e 1 a Poggibonsi".
Ben 61 sono stati i casi notificati per la fascia d’età 2022-2023 (quella del nido) 51 per la fascia 2019-2021 (materna), 106 per la fascia 2014-2018 (primaria) e solo quattro per gli anni 2011-2013 corrispondenti alla scuola secondaria di secondo grado ma sono poche le classi delle medie che mangiano a mensa.
In totale sono stati poi 93 gli accessi all’ospedale Meyer che non sempre hanno portato a un ricovero, 2 all’ospedale di Pistoia, 2 al Dea di Prato anche in questo caso con un successivo trasferimento al pediatrico fiorentino. Ventisei, invece, i ricoveri. "La diagnosi – ha concluso Bezzini – è stata di sospetta salmonellosi alimentare, laddove c’è stata la conferma della coprocultura, riconducibile a un pasto consumato in mense servite da Qualità&Servizi".