SANDRA NISTRI
Cronaca

Salmonellosi, dieci bimbi ricoverati. Nel mirino il menù di venerdì: pollo, pasta al pesto e zucchine

Sessanta i piccoli visitati al Meyer, alcuni sono stati trattenuti. L’Asl ha avviato un’indagine sugli alimenti. “Centro cottura in regola”. La Lega scrive al ministro Schillaci: “Serve subito un’ispezione”

Rabbia anche tra i genitori della scuola elementare De Amicis

Rabbia anche tra i genitori della scuola elementare De Amicis

Firenze, 27 settembre 2024 – Sessanta bambini visitati al pronto soccorso del Meyer, una decina ancora ricoverati e tutte le pediatrie dell’Asl Toscana centro allertate. Sono i numeri dell’emergenza salmonellosi che ha colpito cinque comuni della piana. I piccoli visitati al Meyer, come spiegano dall’ospedale, avevano sintomi riconducibili a un’infezione da salmonella e fra questi una decina - di età compresa tra i sei mesi e i tredici anni - sono ancora nei reparti di pediatria. Alcuni presentano un quadro clinico più severo, ma fortunatamente nessuno di loro è in pericolo di vita e i medici si attendono un miglioramento con il passare delle ore.

La direzione dell’ospedale pediatrico è in stretto contatto con la Asl Centro e sono state allertate le pediatrie di tutti i presidi ospedalieri del territorio in modo che siano pronte ad accogliere i bambini che dovessero presentare sintomi più preoccupanti. “Nel caso in cui le condizioni dei piccoli siano invece buone – spiega Stefano Masi, responsabile del pronto soccorso del Meyer – non è necessario portare i bambini in pronto soccorso, è sufficiente una visita dal pediatra di famiglia”.

Sono dunque decine i casi di bambini con sintomi riconducibili alla salmonellosi, casi che naturalmente preoccupano molto i genitori, ieri in difficoltà per la sospensione del servizio mensa gestito da Qualità&Servizi. Stop previsto anche oggi. I primi malori risalirebbero a sabato e il pasto di venerdì sarebbe stato a base di pollo, pasta al pesto e zucchine. “Siamo preoccupati – dicono ad esempio Thomas Bettarini della primaria De Amicis e Martina Sitrialli, rappresentante della scuola d’infanzia Vannini di Sesto – Non si capisce perché non siano state chiuse e sanificate le scuole”.

Il disagio è legato anche allo scarso preavviso dello stop alle mense visto che la nota inviata dalle scuole ai genitori è arrivata nella tarda serata di mercoledì e nei plessi sestesi, ieri, non è stato consentito di portare il pranzo a sacco: “Ho risposto subito alla mail arrivata – racconta Maria Di Ronza che ha un figlio alla primaria San Lorenzo – avvertendo che ero fuori Firenze per lavoro e che avrei dato il pranzo a mio figlio da consumare a scuola ma il bambino, invece, è stato consegnato a una mamma. Ho chiamato i carabinieri, voglio presentare denuncia”. Arrabbiata anche Sara Damasceni, un figlio sempre alla San Lorenzo, che ha dovuto lasciare a casa la figlia ammalata per riprendere l’altro bambino a scuola. Oggi però, viste le proteste, anche a Sesto sarà possibile mangiare a scuola il pranzo portato da casa, perché il servizio mensa sarà sospeso per riprendere, salvo contrordini, dal prossimo lunedì. Già da oggi, invece, i nidi dotati di cucine dei Comuni soci torneranno attivi.

Questa mattina proseguirà anche la sanificazione del centro di cottura a Calenzano che, ieri, è tato controllato da parte del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro. Le verifiche non hanno portato alla luce criticità, tanto che non sono state richieste misure specifiche né sono state ordinate sospensioni o modifiche dell’attività. Sono stati prelevati campioni di cibo servito nell’ultima settimana che ora saranno analizzati. Ieri l’amministratore unico di Qualità&Servizi Filippo Fossati è intervenuto in consiglio comunale a Calenzano: “Abbiamo ripercorso tutti i possibili passaggi nella cottura senza trovare errori, potrebbe trattarsi anche della materia prima ma non sappiamo di più”. Sulla vicenda ieri è intervenuta anche la Lega che ha protocollato una lettera indirizzata al Ministro della Salute, con la richiesta di un’ispezione urgente nelle scuole della Piana e di Barberino del Mugello.