MANUELA PLASTINA
Cronaca

Salute L’Aquilone riprende a volare

Un anno dopo la chiusura dovuta alle condizioni dell’immobile sono stati trovati fondi per la ristrutturazione

Salute L’Aquilone riprende a volare

Salute L’Aquilone riprende a volare

È ufficiale: il centro sociale Aquilone di Rignano potrà essere riaperto: grazie al cofinanziamento di 300mila euro da parte della Regione Toscana, è possibile arrivare all’ingente cifra di 460mila euro per il ripristino del fabbricato. A un anno dalla dolorosa chiusura di urgenza, si ricomincia dunque a scrivere la storia dell’Aquilone nella sede di proprietà comunale, finanziata anche dai limitrofi Comuni di Figline e Reggello e poi affidata alla gestione della società della salute come centro di riabilitazione diurna per ragazzi con disabilità. Al piano superiore c’è uno spazio-gioco.

Nell’ottobre dello scorso anno, il sindaco Giacomo Certosi, a pochi mesi dal suo insediamento, ha dovuto firmare l’ordinanza di chiusura. "Una scelta difficile, ma necessaria - ricorda oggi -, ma con un impegno preso con le famiglie coinvolte: avrei riaperto il centro il prima possibile". La chiusura era stata determinata dalle condizioni in cui si trovava l’immobile, tutto realizzato in legno locale e cartongesso e inaugurato solo nel 2009.

"Le segnalazioni arrivate in Comune prima del nostro insediamento – aveva spiegato Certosi – non erano state seguite da controlli attenti. Il nuovo responsabile dell’ufficio tecnico invece è andato a fondo". Aprendo delle contropareti, sono state trovate infiltrazioni e legno impregnato d’acqua al punto da pregiudicarne la stabilità. Colpa, probabilmente, di una manutenzione non corretta a fronte di un’errata regimazione delle acque. La necessaria chiusura d’urgenza, ha significato per i 10 disabili seguiti dal centro un trasferimento nella sede di Figline dell’Aquilone, ma a turni, con relativi disagi e un percorso di riabilitazione più accidentato. Il cofinanziamento approvato dalla Regione, dice Certosi, "è un’ottima notizia non solo per Rignano, ma per tutta l’area fiorentina. L’intervento è stato per noi prioritario rispetto ad altre necessità".

Quanto prima dunque partiranno i lavori grazie "anche al sostegno dei sindaci dei Comuni limitrofi e della Società della Salute Fiorentina Sud-Est che con proprio atto ha sostenuto la nostra progettazione rinunciando alla presentazione di ulteriori progetti". Questa "brutta storia", conclude il sindaco di Rignano, "avrà un lieto fine nell’avvio al più presto dei lavori di consolidamento e la conseguente riapertura del nostro centro".