Non studiano, né lavorano né ricevono una formazione. Sono giovani tra 15 e 29 anni, mutuando un termine anglosassone vengono chiamati Neet (Not in Education, Employment or Training). A Scandicci secondo l’osservatorio della fondazione ‘Con i bambini’, nel 2019 anno della pandemia erano il 16% del campione rappresentato per età. Una fragilità difficile da sostenere, per la quale servono progetti specifici. Il comune di Scandicci punta al loro sostegno attraverso un progetto che è stato finanziato con 350mil euro grazie a un bando della Regione Toscana.
Un progetto per sostenere e formare i neet, messo a punto dalla cooperativa Pegaso Network in collaborazione col comune. Il piano prevede di intervenire sui giovani tra 18 e i 25 anni. L’obiettivo è quello di affrontare le sfide occupazionali attraverso un approccio mirato, in modo da colmare il divario presente tra le competenze attuali dei "neet" e le richieste del mercato del lavoro.
"Una fascia di popolazione che non possiamo permetterci di trascurare – ha detto il vicesindaco, Yuna Kashi Zadeh - l’intervento che andremo a realizzare insieme alla Cooperativa Pegaso Network mira a colmare il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle attualmente possedute dai ragazzi. Abbiamo scelto un approccio innovativo, caratterizzato da percorsi formativi brevi e mirati, che rispondono alle esigenze dei settori produttivi di maggior rilevanza per l’area metropolitana di Firenze Nord. Si tratta di ambiti che non solo raccontano la nostra identità territoriale, ma offrono anche reali prospettive occupazionali".
Storicamente, in Italia l’incidenza dei giovani che non studiano e non lavorano è stata più elevata rispetto agli altri paesi Ue. A maggior ragione in uscita dalla crisi economica degli anni 2008-2012. Nel 2014 l’incidenza dei neet sul territorio italiano era al 26,3% tra i giovani tra 15 e 29 anni. Ancora prima della pandemia, nonostante un calo sensibile, continuava a superare il 20% (22,3% nel 2019, a fronte di una media Ue del 12,8%). Dopo il picco raggiunto nel 2020-21 (quando ha superato il 23%) è scesa al 19% nel 2022 e al 16,1% attuale. Ma secondo i dati dell’Unione europea siamo secondi dietro alla Romania per numero di giovani non occupati né in formazione. Il progetto di Scandicci punta ad affiancare i giovani con attività di formazione e di tutoraggio sul campo per favorire l’inserimento lavorativo.
Fabrizio Morviducci