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Salvare le attività e i negozi di borghi e paesi. Le proposte di Confcommercio ai candidati

Il presidente dell’associazione. Baronti punta sul potenziamento. dei centri commerciali naturali. "Tuteliamo l’identità della zona".

Salvare le attività e i negozi di borghi e paesi. Le proposte di Confcommercio ai candidati

Rivedere la gestione dei centri commerciali naturali in Mugello e compiere uno scatto in avanti in termini di efficacia. A chiederlo è Confcommercio, che ha inserito questa esigenza nel documento programmatico consegnato ai candidati a sindaco che a giugno andranno alle urne.

"I centri commerciali naturali sono uno strumento per contrastare il declino dei nostri borghi e la desertificazione commerciale – spiega il presidente di Confcommercio Mugello Lorenzo Baronti - purché siano gestiti con criteri imprenditoriali, e nell’interesse di tutto il territorio".

Baronti ricorda che nonostante i residenti stiano tornando sul territorio, il problema sono diventate le abitudini di acquistodiverse "Si fa shopping nelle città grandi, dove si va per lavorare – dice il presidente – Di questo passo, nei centri più piccoli gli esercizi saranno costretti a chiudere. Per invertire la tendenza entrano in gioco i centri commerciali naturali, che possono creare richiamo e grandi eventi. Ma questa ricetta funziona solo se l’organizzazione è impeccabile e coinvolge tutti"

Da qui, spiega Baronti , la richiesta ai futuri amministratori di una revisione dei Ccn nella direzione di un coinvolgimento attivo di tutti, dalle imprese alle associazioni che le rappresentano. Ora come ora i protocolli d’intesa che regolano i Ccn sono invecchiati, espressione di un sistema economico che non esiste più".

Secondo Confcommercio, di tempo da perdere non ce n’è. "I negozi e le piccole botteghe sono parte dell’identità dei borghi: sono presidi di sicurezza, di controllo del territorio, di conoscenza. La crisi di queste attività genera disagi, soprattutto per le categorie fragili come ad esempio gli anziani" sottolinea Baronti.

"Durante il lockdown – ricorda il delegato di Confcommercio Mugello Enrico Paoli - i cittadini hanno riscoperto l’importanza di avere una rete capillare di esercizi vicino casa, per il rifornimento di prodotti alimentari e beni di prima necessità. Il commercio di prossimità ha garantito una rete d’emergenza eccezionale a disposizione delle comunità, dimostrando di essere un servizio primario per i cittadini, con un ruolo chiave in ambito sociale ancora prima che economico".