REDAZIONE FIRENZE

"Salvate il nostro mercato". Largo Cantù alza la voce

Raccolta firme nei negozi di quartiere: "Questa zona si spopola e sta morendo"

"Salvate il nostro mercato". Largo Cantù alza la voce

"Salviamo il nostro mercato, il mercato è vita, aggregazione". Lo dicono a gran voce i commercianti, i residenti e gli ambulanti della zona di Largo Cesare Cantù che hanno promosso una petizione che si può sottoscrivere nei negozi della zona e ieri hanno dato vita a una piccola manifestazione con tanto di cartelli. "Quest’area a poco a poco sta morendo, tante attività stanno chiudendo, i residenti stanno migrando verso altre zone trasformando i propri appartamenti in affittacamere. Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi, bisogna fermare l’emorragia di piccoli esercizi commerciali e ridare vita al nostro quartiere che, nonostante tutto, è ancora uno dei più popolosi di Firenze" dice Piera Fantoni del Bar 206 di Largo Cantù. Fantoni i problemi del suo quartiere li conosce bene. Lei lo ha visto cambiare a poco a poco: prima i lavori della tramvia, poi il colpo di grazia del covid e i primi problemi di sicurezza legati allo spaccio e alla microcriminalità. "I nostri locali sono punti di aggregazione" aggiunge. Con la raccolta firme, il centro commerciale naturale viale Lami, via Gioia, via Lambruschini, via Lanzi e Largo Cantù, chiede innanzitutto la riqualifica del mercato rionale che negli anni ha perso diversi ambulanti.

"Alcuni sono andati in pensione, altri non sono riusciti a sopravvivere alla concorrenza dei centri commerciali e delle piattaforme online. Un tempo si usciva per fare la spesa, ora si compra tutto con un click. I pochi banchi che sono rimasti andrebbero aiutati e spostati tutti all’inizio di viale Lami, lo abbiamo chiesto anche al Quartiere 5. In questo modo sarebbero più visibili per chi arriva dal sottopasso. Tra l’altro, a volte, tra una bancarella e un’altra si intrufolano anche gli abusivi", attacca Fantoni. Un lento declino che non riguarda solo il mercato ma anche i negozi della zona. Nell’ultimo periodo hanno abbassato il bandone un forno, una gastronomia e un parrucchiere. "Manca passaggio e fermarsi è impossibile. In questa zona trovare un posto auto è davvero difficile" aggiunge Virginia Noce della toilette per cani Oh My Dogs di via Lanzi. Il gruppo di firmatari è chiaro: "Per la zona serve un progetto di riqualificazione serio, le attività commerciali sono un presidio sociale e culturale fondamentale per il rione. Bisogna impedire che ulteriori negozi chiudano per evitare che le nostre strade diventino territorio di spacciatori e piccoli criminali che nell’ultimo periodo sono aumentati".

Rossella Conte