ROSSELLA CONTE
Cronaca

Saldi estivi 2022, a Firenze vanno al rallentatore. L'afa frena gli acquisti

Confcommercio Firenze: "Il 43% dei consumi è assorbito dalle spese obbligate. Le persone comprano soprattutto capi di uso quotidiano"

Saldi estivi 2022 in Toscana

Saldi estivi 2022 in Toscana

Firenze, 6 luglio 2022 - I saldi estivi 2022 a Firenze sono partiti abbastanza bene, ma procedono al rallentatore secondo la Confcommercio di Firenze. “A fiaccare un po’ anche i consumatori più affezionati agli sconti ci si è messo il grande caldo di questi giorni - spiega il direttore regionale Franco Marinoni -, nelle strade dello shopping fuori dal centro, come via Gioberti o viale Europa, c’è più movimento la mattina o nel tardo pomeriggio, perché in altre fasce orarie l’afa disincentiva i fiorentini allo shopping. Va un po’ meglio in centro, invece, grazie all’affluenza dei turisti che restano in città tutto il giorno. Nei negozi di alta gamma, che hanno registrato buoni affari tra maggio e giugno, mancano però gli stranieri alto-spendenti, forse più attirati da mete balneari in questo frangente”, prosegue Marinoni.

Spese obbligate

Secondo l’associazione di categoria, ormai il 43% dei consumi totali è assorbito dalle spese obbligate. Si tratta del valore più alto di sempre, con un incremento dell’incidenza di 6,3 punti dal 1995 ad oggi. In pratica, su un totale consumi all’anno di oltre 19mila euro pro capite, per le spese obbligate se ne vanno 8.154 euro (+152€ rispetto all’anno scorso). La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione (4.713 euro) ma il contributo maggiore all’incremento complessivo viene dall’aggregato energia, gas e carburanti (1.854 euro) che, nella media del 2022, raggiunge un’incidenza sul totale consumi del 9,7%, una percentuale mai registrata prima. Al di là delle temperature torride, l’andamento lento dei saldi non stupisce nessuno.

Carovita

“Gli operatori lo prevedevano alla vigilia: tra caro-energia e aumento dei carburanti, inflazione al galoppo e paura del domani, le famiglie preferiscono assumere un atteggiamento di cautela nelle spese non strettamente necessarie”, sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana. I negozianti delle Cure hanno deciso di sfidare l'afa e di aprire fino alle 22 il martedì e il giovedì. “E' l'unico modo per provare a vendere qualcosa” sottolinea Sarah Furlan, presidente del centro commerciale naturale Le Cure. Proprio ieri in via Gioberti è andata in scana, invece, La Notte bianca dei saldi.

“Il primo effetto di questa situazione è la compressione delle spese libere, con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e prospettico - commenta Marinoni - e di martoriare ulteriormente settori, come la moda, che già vengono da anni difficili, senza contare che nel periodo pandemico sono quelli che hanno subito le chiusure forzate più lunghe”.

Cosa è stato venduto

A confermare il quadro, i primi dati sulle spese in saldo: i capi più richiesti sono quelli di uso quotidiano, pratici e soprattutto utili. Qualche commerciante sta notando che le persone acquistano meno capi rispetto allo scorso anno, ma di qualità e costo più alto. Insomma, quello dei saldi è vissuto da molti consumatori come un momento per rinnovare l’armadio facendo buoni affari, pianificati in modo quasi scientifico con la selezione dei prodotti migliori. Un investimento fatto per durare, non l’usa-e-getta degli anni Novanta.