REDAZIONE FIRENZE

’Salviamo Firenze’ legge i nomi delle vittime

Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri Taoufik Haidar Luigi Coclite Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Gerardo Pepe, Franco Cirelli...

Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi, Mohamed Toukabri Taoufik Haidar Luigi Coclite Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso, Gerardo Pepe, Franco Cirelli Davide Baronti e Teresa Carceo. Con questi nomi è stato aperto il nuovo presidio di Salviamo Firenze, il gruppo di attivisti che si sta battendo contro le key box, elette a simbolo dell’overtourism, e i cantieri della speculazione. Dopo il blitz in viale Belfiore e all’ex teatro comunale, il gruppo ha accerchiato con scale e sgabelli via Pietrapiana. "Sono i nomi delle persone morte nel cantiere Esselunga, nel deposito Eni di Calenzano, nell’azienda agrituristica di Barberino del Mugello. La speculazione cerca solo il profitto e sta mandando via dalla città chi lavora, vive e studia" sottolineano gli attivisti.

"Il cantiere di via Pietrapiana rappresenta al meglio la vendita della città in corso" aggiunge Massimo Torelli, anima di Salviamo Firenze. Tanti gli slogan proiettati:"I ricchi del mondo stanno comprando Firenze" o anche "Qui Speculazione in corso", "Così si stravolge un quartiere" e anche "Firenze muore di turismo selvaggio e speculazione". "Come è stato possibile – prosegue Torelli – che il Comune non blocchi questa mostruosità? Un intervento come questo farà decollare ulteriormente il costo degli affitti in questa zona e svuoterà ancora di più la città e stravolgendo il quartiere". In occasione del G7 del mese scorso Salviamo Firenze aveva tappezzato di adesivi rossi, a forma di X, le key box di alcuni palazzi del centro di Firenze dove spopolano gli affitti brevi. Oltre 500 gli adesivi appiccicati tra Borgo Allegri, via San Giuseppe e via Ghibellina ma anche via de’ Pepi, via Pietrapiana e via dei Pilastri oltre che San Jacopino dove le locazioni brevi stanno a poco a poco sfrattando gli abitanti. "Il nostro simbolo – conclude Torelli – è una X dalla molteplice lettura, sarà un segnale di allarme per i danni in corso, sarà un ’per’ ridare una possibilità di resistenza e rilancio. Sarà anche un ’cerotto’ sulle ferite di questo sfruttamento".

ross.c.