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Salvini e l’odissea dell’invalido: "Assurdo, ho chiesto accertamenti"

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"Senza le gambe e costretto alla sedia a rotelle a causa di una malattia, ma per l’Inps Roberto sarebbe un “falso invalido” e dovrebbe risarcire più di venti mila euro. Siamo all’assurdo". Così il leader della Lega e ministro alle infrastrutture Matteo Salvini, commenta, condividendolo, l’articolo pubblicato ieri da La Nazione che contiene l’assurda vicina del disabile fiorentino Roberto Mazza. "Ho allertato i vertici dell’istituto per far chiarezza - scrive ancora Salvini in un post sui social - e perché gli venga riconosciuto il giusto sussidio e più rispetto, sono convinto che la lotta contro chi truffa lo Stato possa continuare con più attenzione e determinazione". La storia di Roberto Mazza (nella foto), 69 anni, inizia nel novembre 2014, quando una cisti al tallone del piede lo costringe a fermarsi. Sottoposto ad angioplastica per un problema circolatorio alla gamba, l’uomo sarebbe dovuto essere dimesso dopo due giorni, e invece è uscito dall’ospedale di Careggi dopo 23 mesi e con una gamba amputata per una cancrena. Per questo ha ottenuto l’invalidità del 100% con i benefici della Legge 104. Dopo un lungo periodo di riabilitazione all’Istituto Don Gnocchi, Roberto è tornato a casa. Poi però un altro dramma lo colpisce nel gennaio 2021. Anche l’altra gamba inizia a dare problemi, ancora di circolazione. Necessaria anche questa volta l’amputazione. È rimasto cinque mesi in terapia intensiva.

E come se i problemi non fossero già abbastanza, ecco l’incredibile beffa.

Una settimana fa, ha raccontato Roberto Mazza alla giornalista Ilaria Ulivelli, il 69enne ha ricevuto una lettera dall’Inps in cui gli viene annunciato che non è più considerato invalido e per questo deve restituire quasi 22mila euro.

Roberto adesso vive in una casa di riposo. I soldi della pensione di invalidità gli servono per pagare la retta.

"Io quei soldi (i 22mila euro chiesi dall’Istituto, ndr) non li ho. Spero che mi aiutino a capire come uscire da questa situazione", ha concluso Roberto Mazza.