
di Eva Desiderio
Una giovane donna, l’attrice francese Agnese Claisse (la bella figlia di Laura Morante) si perde nelle stanze dell’antico castello e incontra vari Arcani, le carte dei Tarocchi che l’affascinano e la impauriscono anche se sono rappresentate dai magnifici vestiti Dior Haute Couture e indossati da modelle da fiaba. Tutto si svolge nel Castello di Sammezzano, sotto Reggello, dimenticato e fascinosissimo, scelto dalla direttrice creativa della maison mito della couture francese, Maria Grazia Chiuri, come luogo ideale per girare il film sulla collezione d’alta moda della prossima estate andato in rete ieri sulla piattaforma on line della Chambre de la Couture Francaise.
Dietro la macchina da presa c’è ancora una volta un regista famoso e importante come Matteo Garrone, alla sua seconda prova col mondo del fashion dopo il debutto sempre con Dior a luglio scorso. "Con Maria Grazia ci siamo messi nei guai di nuovo - racconta scherzando Garrone - e siamo stati quattro giorni a Sammezzano a girare questo film per Dior. Erano gli ultimi giorni del dicembre scorso e faceva un freddo terribile. Cercavamo atmosfere particolari e questo luogo ecclettico con le fughe dei suoi saloni ci è parso perfetto. A Sammezzano ho girato per Dior un viaggio fuori dal tempo, in una dimensione labirintica che è come un viaggio dentro di noi". Ed ecco Agnese Claisse con gli abiti di Dior, impronta medievale e perciò a vita alta, ricamati e preziosi, mentre incontra il Diavolo dei Tarocchi rappresentato da una modella vestita di un lungo seducente chiffon color carne o la Papessa coi capelli tempestati di perle. "Attraverso questo film di Matteo Garrone ho voluto testimoniare la grandezza e la maestria degli atelier d’alta moda di Dior - racconta Maria Grazia Chiuri anche lei conquistata dalla bellezza misteriosa di Sammezzano e delle stanze moresche abbandonate - e poi per tre mesi preparando la collezione ho studiato i tarocchi, quelli meravigliosi della collezione Visconti-Sforza, e riletto Il Castello dei destini incrociati di Italo Calvino. Sammezzano mi è parsa subito la location ideale per questa storia e quei giorni in Toscana al freddo saranno per noi indimenticabili".