REGGELLO
Cronaca

Sammezzano è al bivio. L’asta viene sospesa. Speranza per il concordato

L’annuncio era stato una doccia fredda per quanti speravano nell’acquisto . Ma il progetto dei Moretti per ora resta congelato: le ipotesi sul futuro.

di Manuela Plastina

Qual è il vero destino di Sammezzano? Difficile capirlo. Le notizie arrivate negli ultimi mesi sul sogno realizzato del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona nell’800, diventato un luogo unico nel suo genere, sono totalmente discordanti l’una dall’altra. A novembre scorso fu pubblicato l’annuncio di una nuova messa all’asta (la terza in 7 anni). Base di partenza: 15,77 milioni di euro. Data: 27 marzo. La novità di oggi è che l’asta è stata sospesa. Non cancellata: sospesa. Il motivo non è noto. C’è chi tira un sospiro di sollievo.

L’annuncio dell’asta era stata una doccia fredda per chi desidera il ritorno a nuova vita e fruibilità per questa meraviglia architettonica dall’unicità naturale del suo parco. Ad agosto era emersa la proposta di concordato per l’acquisto da parte della famiglia Moretti di Firenze, imprenditori, ma anche mecenati della cultura. L’imprenditrice Ginevra, figlia di Giorgio Moretti, attraverso la società Smz Srl da lei amministrata e interamente partecipata dalla HKC Srl, holding di partecipazioni controllata della famiglia, aveva presentato la proposta per l’acquisto di castello, annessi e parco al curatore fallimentare della due volte fallita Sammezzano Castle (la prima nel 2017, per poi riprendersi due anni dopo e poi fallire definitivamente nel 2023).

La società italo-inglese aveva acquistato la proprietà, un tempo hotel di lusso, oltre 20 anni fa con l’obiettivo (mai concretizzato) di realizzarvi un grande resort di lusso. Il progetto Moretti è molto concreto anche perché sostenuto dalla disponibilità a finanziare fino a 4 milioni di euro per il mantenimento e la salvaguardia del castello da parte della Kairos Srl, sotto la guida dell’amministratore unico Mirko Morandi: con socio My Group Srl, ha da tempo acquistato tutti i crediti bancari e la quasi totalità degli altri crediti della fallita società italo-inglese, dalla quale ora è creditore per oltre 16 milioni di euro.

"È nostro interesse che Sammezzano rinasca – ci aveva spiegato Morandi -. La nostra proposta vuole accelerare i lavori di messa in sicurezza del castello e delle sue strutture: ulteriori danni potrebbero far perdere l’interesse economico sul bene". L’entusiasmo dei promotori della rinascita del castello in stile orientaleggiante e del suo parco era stato tanto, deluso dall’annuncio della nuova asta. E ora che succede? Come va interpretata la sospensione? La speranza è che la proposta di concordato abbia avuto una nuova accelerazione che ha convinto la burocrazia a sospendere un nuovo tentativo di messa all’incanto, considerato anche che le due precedenti aste risalenti a ottobre 2018 e febbraio 2019, rispettivamente con base di 16,2 e 15,7 milioni di euro. andarono deserte.

Un acquisto diretto ha più probabilità di riuscita, sempre nell’obiettivo di riaprire alla fruibilità e salvare dal degrado del tempo le bellezze di Sammezzano e della sua unicità.