San Donato, la ztl della discordia: "Così negozi e cittadini più isolati"

Ancora polemiche per l’attivazione dei varchi alle porte del borgo: "Anche i disabili hanno difficoltà". L’amministrazione barberinese: "Misura utile per aumentare la qualità della vita e la sostenibilità" .

San Donato, la ztl della discordia: "Così negozi e cittadini più isolati"

San Donato, la ztl della discordia: "Così negozi e cittadini più isolati"

"Non siamo ascoltati dal sindaco, non risponde alle nostre pec, non ci riceve. Non sappiamo come fare a raccontare i nostri problemi, specie quello relativo alla Ztl". Lucia Checcucci si è rivolta nuovamente al nostro giornale per segnalare i disagi che vivono i residenti del centro storico di San Donato in Poggio. Primo su tutti, quello della Ztl attiva tutto il giorno ritenuta non necessaria in quanto è un centro storico morto. Non sono servite neppure le 35 firme che abbiamo raccolto. Niente, la Ztl rimane così com’è. Ma crea non pochi disagi a noi che ci abitiamo, a chi ci lavora e ai clienti dei ristoranti. Averla attiva tutto il giorno è un danno. Non possono entrare i corrieri, non possono entrare i clienti del ristorante. Tanto è difficile la parte burocratica per avere un permesso temporaneo, un disabile è stato costretto a essere portato in collo dai parenti per andare a mangiare al ristorante".

E Checcucci sottolinea "invece, come adesso, per le elezioni, la ztl viene aperta per poter accedere al seggio. L’ordinanza dice al fine "per facilitare operazioni di voto": noi invece dobbiamo ogni giorno strusciare le auto al muro perché le strade di accesso dai varchi sono strette e con angoli a 90 gradi tra i muri. Ma le operazioni di voto si fanno anche a piedi e con i vigili alle due porte per l’ingresso disabili". Quello delle auto che non passano per le strade è un problema dovuto al fatto che "la disposizione dei sensi di circolazione non ci permette a un uso agevole dei nostri spazi".

Per il sindaco David Baroncelli quanto raccontato da Checcucci "non ci sembra corrisponda alla verità né alla posizione di gran parte dei residenti del borgo che in più occasioni hanno espresso apprezzamento per la scelta che vuole garantire una maggiore qualità della vita del castello in termini di vivibilità, di sicurezza e sostenibilità ambientale oltre a valorizzarne il patrimonio storico architettonico di uno dei Borghi più Belli d’Italia". Inoltre "non si preclude l’ingresso a chi presenta delle particolari necessità. Tutte le categorie di utenze hanno diritto ad entrare e richiedere permessi temporanei o permanenti". Infine il sindaco invita "la signora Checchucci a non confondere l’interesse personale con quello collettivo, a far passare la propria posizione come quella condivisa da tutta la comunità dei residenti del borgo. Siamo disposti ad attivare in qualsiasi momento un’occasione di dialogo e di confronto, purché oggettiva e trasparente".