di Rossella Conte
Un’altra notte da incubo nel quartiere di San Jacopino con dieci auto vandalizzate e una spaccata con furto alla palestra Evolution di via Giambattista Lulli. I soliti ignoti avrebbero colpito nella notte tra martedì e mercoledì lasciando ai residenti un indesiderato regalo di Natale. A fare la scoperta una cittadina che, quando è uscita di casa, si è ritrovata l’amara sorpresa. La presa di coscienza è stata immediata: questa volta ad aggiungere un’unità al triste bilancio era stata proprio lei. Lei, insieme ad altri nove proprietari, fanno salire il totale del mese di dicembre a trenta auto danneggiate. Specchietti a terra e vetri in frantumi in piazza San Jacopino, via Ponte all’Asse, via Rossini, via Benedetto Marcello e via Fontana.
A denunciare gli episodi il comitato Cittadini attivi San Jacopino: "Siamo sotto assedio, i malviventi si sono spostati nella nostra zona", dice Simone Gianfaldoni che ha inviato tramite pec una richiesta di intervento alla prefettura. "Abbiamo bisogno di una risposta forte, da parte della polizia municipale e di tutte le forze dell’ordine". La stessa notte, oltre a essere state danneggiate dieci auto con un danno da migliaia di euro a fronte di pochi spiccioli, i malviventi hanno colpito anche la palestre del quartiere, Evolution che si trova in via Lulli.
Ignoti dopo aver infranto la vetrata sono fuggiti con il fondo cassa. La cassa, invece, è stata lasciato nel giardino di un abitante. "La scia di spaccate va avanti da tempo nel nostro quartiere, sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno intervenga – prosegue il presidente del comitato Cittadini attivi San Jacopino – Furti e spaccio sono all’ordine del giorno, è il momento di dire basta e che le istituzioni e forze dell’ordine mettano un punto anche sulla nostra zona, perché non si può andare avanti così".
Gianfaldoni sottolinea come la microcriminalità si sia spostata nella zona da piazzale Vittorio Veneto e dalle Cascine e rilancia un appello a istituzioni, prefettura e forte dell’ordine, "affinché siano messi in atto servizi ad alto impatto, dal tramonto alla mattina seguente. La sicurezza è un nostro diritto e la pretendiamo".
Intanto, il coordinamento dei comitati Insieme per la sicurezza sta pensando a nuove iniziative di sensibilizzazione. "Continueremo a fare sentire la nostra voce fino a quando non avremo l’attenzione che meritiamo".