Rossella Conte
Cronaca

San Jacopino e la lotta alla malavita: "Noi in prima linea, ma serve aiuto"

In cento al circolo Pescetti contro illegalità e degrado. L’assessore Albanese: "Avanti con le telecamere"

San Jacopino e la lotta alla malavita: "Noi in prima linea, ma serve aiuto"

San Jacopino e la lotta alla malavita: "Noi in prima linea, ma serve aiuto"

Firenze, 21 ottobre 2023 – Al circolo Pescetti di via Bellini c’è il nonno di 81 anni che vive in San Jacopino e ha raccontato di essere stato aggredito da tre uomini in piazza. "In via Rossini alle 9.30 del mattino sono stato prima avvicinato da una persona che mi ha tirato un pugno in faccia. Non ho fatto in tempo a rendermi conto cosa stesse succedendo quando all’improvviso un complice mi ha immobilizzato mentre un terzo uomo mi ha portato via il portafogli" ha raccontato l’81enne al Comitato Cittadini attivi San Jacopino che lo ha accompagnato a fare denuncia. I tre uomini sono scappati con 150 euro. Ma c’è anche la donna che è stata seguita fin sotto casa e la mamma che si chiede che futuro avranno le nuove generazioni: "Mio figlio è stato accerchiato davanti al supermercato da una baby gang" si sfoga.

Sono più di cento i cittadini che hanno risposto all’invito del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino e hanno partecipato a un’assemblea pubblica organizzata al Circolo Aics Pescetti alla presenza dell’assessore alla sicurezza, Benedetta Albanese, dell’assessore alla Mobilità, Stefano Giorgetti, del commissario della polizia municipale Alberto Frati, dei rappresentanti Alia Riccardo Peruzzi e Fabio Zammarelli e di Roberto Sbenaglia già vice questore della polizia di stato.

"I raid alle auto sono quotidiani, abbiamo segnalazioni di persone che sono già al quarto vetro infranto o specchietto divelto – sottolinea Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini attivi San Jacopino – una situazione del genere non è più tollerabile. Non dimentichiamoci che San Jacopino è quartiere 1. Ci sono delle regole che vanno fatte rispettare. Come? Con maggiori controlli e un presidio costante del territorio e non solo spot". "Il Comune sta andando avanti con l’installazione delle telecamere che arriveranno anche in via Toselli e via Doni" sottolinea l’assessore Benedetta Albanese che ha ricordato come ad inizio mandato del sindaco Nardella, nel maggio 2014, fossero 150 quelle installate mentre oggi sono 1586, a cui si aggiungeranno ulteriori 50.

"L’impegno del Comune sulla sicurezza è indiscutibile, siamo dalla parte dei cittadini – aggiunge Albanese – e lavoriamo su tutti i settori di competenza dell’amministrazione locale ma è il momento che il governo e le forze dell’ordine facciano la loro parte". Tra i residenti del quartiere a prendere il microfono anche Gualserio Zamperini, titolare del Gran Caffè San Marco, più volte vittima di furti e anche di una rapina: "Quando rientro a casa ho paura, le strade sono piene di tossici e sbandati. Ho chiesto la licenza per il porto d’armi ma tutto questo è assurdo". Zamperini è anche console onorario della Tunisia in Toscana e non nega "di sentirsi più sicuro a Tunisi".

Tra gli applausi per la battaglia che sta portando avanti, ha preso la parola anche Aldo Cursano, presidente Fipe Confcommercio: "Questa è una situazione che ci vede tutti coinvolti, commercianti e residenti ecco perché sono qui. Quello che ci serve non sono solo telecamere, utili alle indagini, ma uomini in divisa che pattuglino il territorio". Giovanni Matino dell’associazione Leopolda Viva ribadisce "l’essenzialità di un reale incremento delle forze dell’ordine entro la fine di quest’anno, nel rispetto di quanto già dichiarato a settembre dal ministro Piantedosi. Solo con una presenza più incisiva degli agenti sul territorio potranno essere ridimensionati gli episodi di criminalità".