Il furto, l’appello sui social e poi il ritrovamento. È un giallo ancora tutto da capire quello che ha visto scomparire, per diversi giorni, una delle storiche botti del palio di San Mauro a Signa. La gara, per chi non la conoscesse, consiste nel far rotolare per le vie della frazione alcune botti da vino di grandi dimensioni, lungo un circuito prestabilito. Così, i vari rioni si sfidano ad arrivare prima degli altri, contendendosi il palio.
Proprio una di queste botti, con i colori del rione delle Bertesche, ma in effetti tenuta ormai da diverso tempo come riserva a disposizione dei vari rioni, viene conservata dalla Sorms di San Mauro e, poco prima delle festività natalizie, era stata spostata dalla sua collocazione originaria per diventare protagonista di alcune iniziative con bambini e ragazzi.
Successivamente era stata posizionata in uno spazio esterno, comunque protetta da due recinzioni, in attesa di tornare nella sede originaria. Ma proprio da qui, purtroppo, è stata rubata.
"Durante il periodo natalizio – spiega Adriano Paoli, consigliere della Sorms – ci siamo accorti che qualcuno era entrato e aveva rubato la botte, dopo aver sfondato entrambe le recinzioni".
Così, oltre a presentare denuncia, i consiglieri del circolo hanno postato ieri un appello su Facebook, chiedendo a tutti i cittadini di contribuire al ritrovamento della singolare refurtiva, certo non facile da nascondere, viste le dimensioni.
E, grazie ai social, i risultati sono arrivati prima del previsto: dopo poche ore, un cacciatore ha contattato la Sorms spiegando di aver visto una grossa botte seminascosta nei campi, poco fuori dall’abitato di San Mauro. Così Adriano Paoli, Michele Perlongo e altri consiglieri e dirigenti della Sorms, hanno organizzato una spedizione di recupero, spingendo la botte a mano per i campi e poi caricandola su una Jeep.
"Non riusciamo a capire se si sia trattato di un semplice atto vandalico – spiegano – oppure se la botte sia stata nascosta nei campi dai ladri per poi essere recuperata in un secondo tempo. Siamo comunque felici di essere riusciti a riprenderla. Si tratta di una delle botti che hanno rotolato per circa 30 anni per le vie del paese e che fanno parte della nostra storia".