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L’ingresso del tunnel sotto piazza Poggi: continuano i lavori di risanamento
di Antonio Passanese
Il comitato San Niccolò affila le armi in vista del Consiglio del Quartiere 1 in programma giovedì prossimo nella palestra del rione. Lo hanno chiesto i residenti per discutere di overtourism, dei problemi che questo provoca, ma soprattutto di quel sottoattraversamento, tra la Torre di San Niccolò e la Zecca, che potrebbe dirottare masse di turisti in Oltrarno (quartiere quasi del tutto fagocitato da affitti brevi, ristoranti, pizzerie e bar). E per sollecitare il Q1, è stata anche organizzata una petizione (tutt’ora in corso) che in meno di dieci giorni è stata sottoscritta e condivisa da oltre cento fiorentini.
Ma, come spiega il presidente del Quartiere, Mirco Rufilli, "ho voluto convocare direttamente io il Consiglio aperto, senza raccolta firme di cittadini o consiglieri, appena ricevuta la richiesta da parte del comitato San Niccolò. Perché penso sia importante dare voce ai cittadini ed ascoltare le loro necessità. Su San Niccolò e su tutto il centro c’è un attenzione particolare su più temi e nel mio doppio ruolo di presidente ma anche di residente trovo necessario raccogliere le istanze che arrivano dal territorio. Il Quartiere 1 sarà sempre attento a questo".
Poche e concrete le richieste dei residenti di San Niccolò ai propri rappresentanti: innanzitutto la costituzione di un laboratorio contro l’overtourism che monitori, a partire proprio dall’Oltrarno, l’impatto dei turisti sulla città, un tavolo per la tutela degli spazi verdi e dell’ambiente, la promozione degli spazi pubblici, il potenziamento dei servizi di prossimità (medici, commerciali), i trasporti. E che venga ripristinato anche il seggio elettorale. Senza dimenticare il "no" al sottoattraversamento dell’Arno. Per questo motivo – visto che il progetto fa capo alla Regione Toscana – è statao invitato anche il governatore Eugenio Giani. E lui assicura che "ci sarò per spiegare cosa vogliamo fare perché credo siamo stati mal interpretati. Quello non sarà un pasaggio per turisti, perché non lo permette la larghezza: con la ristrutturazione del tunnel riscopriamo e valorizziamo un patrimonio storico sconosciuto anche agli stessi fiorentini".
Gli abitanti di San Niccolò però qualche dubbio ancora lo nutrono, e sono convinti che solo con quelle azioni che hanno messo nero su bianco si potrà garantire la permanenza dei residenti. In caso contrario, molti saranno costretti a spostarsi altrove. "San Niccolò è un rione di frontiera, che resiste – il ragionamento della presidente del comitato, Sara Nocentini – Ma ora l’overtourism interessa anche noi: residenze di lusso, affitti brevi, sostituzione di attività commerciali e artigianali storiche con attività per turisti. Però, qui c’è un tessuto sociale e economico che molla: una residenza attiva, propositiva e vitale, volantari e volontarie che si prendono cura di spazi pubblici e presidi sociali, artisti e artigiani che resistono ad affitti sempre in crescita. In questo contesto la proposta del tunnel sotto l’Arno che porti i turisti in arrivo con i pullman da lungarno della Zecca Vecchia in San Niccolò è una progetto che ci vede contrari e preoccupati".
Per questo il comitato chiede di aprire un confronto, che a questo punto ci sarà giovedì prossimo. E a giudicare dalla delicatezza degli argomenti potrebbero scoccare scintille.