Un libro sugli ultimi e dedicato agli ultimi, uno spettacolo a teatro per tutti, per non dimenticare nessuno. ’Un autunno d’Agosto’, tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini, direttrice di Qn La Nazione, domenica prossima alle 16,30 va in scena al TeatroDante Carlo Monni di Campi Bisenzio.
"Se ancora oggi ci domandiamo con sufficienza se il fascismo non abbia fatto anche cose buone, è perché la giustizia è stata negata. E con essa la verità di un intero Paese". L’Italia intera, ma anche San Terenzo Monti, piccolo borgo tra Liguria, Toscana ed Emilia, dove in una torrida giornata d’estate del 1944, di quelle fatalmente immobili e solo in apparenza uguali a tutte le altre, 159 persone, in maggioranza donne e bambini, furono massacrate dalle truppe nazifasciste. Una pagina tragica della nostra storia che si riflette sul presente, non solo resoconto, ma spinta a coltivare la memoria collettiva e personale, a riflettere sul dolore che attraversa le generazioni e sul dovere di confrontarsi con le ombre del passato.
L’autrice, in un continuo dialogo tra 1944 e presente, racconta la strage e ripercorre la storia della sua famiglia, intreccia i ricordi tramandati dai suoi nonni con la cronaca degli eventi. "Ero tornata a San Terenzo, o forse ci andavo per la prima volta, perché la memoria aveva fuso i sogni e i ricordi", scrive con un tono familiare e intimo, e porta il lettore a immergersi in quell’atmosfera, a sentire quelle emozioni. Sul palco la riduzione teatrale di Elena Miranda, firmata dalla regista Luisa Cattaneo (Primera e Officine della cultura), è essenziale ed evocativa, per trasmettere attraverso le vicende dei protagonisti la memoria di un popolo e il significato profondo dell’essere umano che si confronta con le guerre, i suoi istinti inconfessabili e feroci e ciò che ancora oggi, drammaticamente, può essere.
Marianna Grazi