![Chiara Pieraccioni nello storico negozio di fiori in via Aretina che ha rinnovato e riaperto (New Press Photo) Chiara Pieraccioni nello storico negozio di fiori in via Aretina che ha rinnovato e riaperto (New Press Photo)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Y2E5NTEwZjItZDU2MC00/0/chiara-pieraccioni-nello-storico-negozio-di-fiori-appena-riaperto-new-press-photo.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Chiara Pieraccioni nello storico negozio di fiori in via Aretina che ha rinnovato e riaperto (New Press Photo)
Firenze, 7 febbraio 2025 – Il 14 febbraio cerchiato in rosso sul calendario, è la festa degli innamorati. Ma si celebra ancora? Si e no. C’è chi è ancora molto attento a festeggiare il giorno di San Valentino e si perita nell’organizzazione di piccole o grandi sorprese per l’amata o amato che sia. C’è chi rifugge l’idea con ogni forza. E c’è chi: “L’amore deve essere celebrato ogni giorno”. Dove già quel “deve” dovrebbe lasciare spazio alla riflessione.
Mille sfumature, mille percezioni differenti servono a declinare un gesto d'amore. Ma poi alla fine una certezza marmorea troneggia su tutte: rose rosse. “Sono sempre la prima scelta, per tutte le età”, dice Chiara Pieraccioni, fioraia di professione. “I più giovani abbinano pupazzotti con cuori, mentre gli adulti tendono a non accompagnare nulla al fiore. Le persone anziane invece sicuramente i cioccolatini”, continua.
Fiori si, ma quelli veri. Non grandi mazzi, anche uno solo perché spesso è per accompagnare una cena o un regalo più importante, come un piccolo viaggio. “Sempre meno le rose stabilizzate, quelle che durano in eterno – spiega Chiara – Poi piante di orchidee. Altro non va, è una festa sentita dai 25 ai 60 anni per regalare fiori. Tra i giovanissimi niente fiori, più pupazzetti e cose di poco prezzo ed è giustissimo così! Comunque la rosa rossa è non solo il simbolo ma proprio la più richiesta.