
Una fase del derby in un Mandela Forum gremito come per una partita di serie A
Sancat Firenze 79Pino Dragons Firenze 77dtsParziali: 14-16; 34-36; 48-52; 69-69
Sancat Firenze: Baldasseroni 20, Pinarelli 17, Pracchia 15, Berti 13, Ricci 11, Brogi 3, Caccavale, Degl’Innocenti, Matichecchia, Menchini, Caselli n.e., Mariani n.e. All. Calamai
Pino Dragons Firenze: Minucci 15, Santin 14, Calamassi 12, Dionisi 12, Forzieri 12, Lonati 7, Carlotti 5, Balestra, Marotta, Pacini, Salvetti n.e., Raggini n.e. All. Miniati
di Leonardo Bartoletti
Sarebbe riduttivo dire che ha vinto il basket. Più propriamente, hanno trionfato la voglia di grande pallacanestro nella nostra città. Disciplina che manca da troppo tempo a livelli importanti. Ma, anche, il grande impegno e la comune volontà da parte di due società che hanno fatto tutto quello che potevano per dare un segnale vero. Sottolineato dalle parole di soddisfazione del presidente della Sancat, Marco Ciani, e da quello del Pino, Luca Borsetti. Qualcosa che - si spera - sia in grado di svegliare la palla a spicchi fiorentina. Oltre tremila persone sugli spalti per una partita di serie C - per quanto derby, oltretutto tra due squadre che non avevano niente di più da chiedere al campionato - hanno avuto il sapore dell’appello a riunire le forze e tentare una risalita degna dei vecchi tempi. Sancat e Pino, un dialogo in tal senso sembra lo abbiano avviato, provando a scavalcare provincialismo e logiche di chiusura territoriale. Che si sarebbe assistito ad una serata magica lo si è capito dall’organizzazione delle due tifoserie: famiglie, bambini, tesserati di altri sport presenti nelle due polisportive, tutti sugli spalti a fare festa. La Sancat ha organizzato una vera e propria ‘onda azzurra’, che è partita dal centro sportivo di via del Gignoro. Una sorta di corteo con fumogeni e cori, che ha raggiunto il Mandela Forum, per l’occasione riaperto al basket. Stessa organizzazione da parte del Pino Dragons, che ha contribuito in modo altrettanto determinante alla riuscita della serata. La partita, poi, ha fatto il resto. Gara sempre in equilibrio, con il Pino in grado di chiudere in vantaggio tre tempini su quattro. Poi Pracchia a pochi secondi dalla fine della partita ha messo a segno due tiri liberi che hanno impattato il risultato, mandando la gara ai supplementari ed aprendo la strada alla vittoria della Sancat.