MANUELA PLASTINA
Cronaca

Sandro Sarri dice addio al Pd. Strappo e polemica con il sindaco

Il volto storico dem entra nel Partito socialista. Pianigiani: "L’ho appreso. solo tramite il protocollo".

Il consigliere comunale Sandro Sarri

Il consigliere comunale Sandro Sarri

Sandro Sarri lascia il Pd e aderisce al Partito socialista. Volto storico dem, a febbraio scorso aveva lanciato la propria autocandidatura alle primarie di partito o di coalizione come sindaco, per poi fare un passo indietro quando è arrivata la candidatura unica di Valerio Pianigiani. È stato comunque eletto consigliere comunale, ma ora pur restando nella maggioranza cambia gruppo, accolto a braccia aperte dal capogruppo Umberto Ciucchi. I socialisti sono rappresentati anche nella giunta dall’assessore Fabio Gabbrielli. "L’adesione di Sarri – dicono dal Psi - dimostra come il nostro partito, dopo un lusinghiero risultato elettorale, rappresenti un riferimento politico per quanti si battono per l’affermazione di quella cultura politica di matrice riformista condensata dai valori socialisti, laici e cattolici". L’arrivo del nuovo consigliere nel gruppo, "garantirà per il futuro la pluralità della coalizione di centro-sinistra, da sostanziare con un maggiore coinvolgimento ai processi di analisi e di decisione sui temi amministrativi". Invocano in consiglio comunale "un clima improntato al buon senso, alla ragionevolezza e al rispetto delle persone, riconoscendo le prerogative dei consiglieri e garantendo sia alla maggioranza che all’opposizione l’esercizio delle rispettive funzioni. Dialogo e confronto istituzionale sarebbero auspicabili".

Dura posizione del sindaco Pianigiani sul cambio di casacca di Sarri: "L’ho appreso solo tramite il protocollo. Mi amareggia sul piano personale: lo conosco da tempo e non sono stato informato della sua decisione prima della formalizzazione. Mi sono candidato esclusivamente per il bene del mio paese. Forte della mia dignità, non mi piacciono certi giochi politici: non sono ricattabile".

Manuela Plastina