Firenze, 13 dicembre 2023 - Una camera da letto allestita con tanto di coperte e cuscino proprio ai piedi del sagrato della Basilica di Santa Maria Novella è diventata l'immagine-simbolo del degrado della piazza. Di giorno si vende e consuma droga e si scippa ma è la notte, quando le attività chiudono, che la zona fa veramente paura. Sono una quindicina le persone che hanno eletto Santa Maria Novella a luogo di bivacco e di spaccio.
"Bevono, mangiano, urinano e dormono sotto gli occhi dei turisti di tutto il mondo. Spesso sono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e diventano pericolosi" non usa mezzi termini Fatima Dehestany, titolare di un b&b proprio all’angolo con via del Sole e che ieri ha partecipato all’assemblea organizzata in piazza Santa Maria Novella da una delegazione di residenti e albergatori per denunciare l’ondata di violenza che sta avvolgendo la zona che, nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine e della polizia municipale, è ancora lontana dalla riqualifica.
Il direttore dell’Hotel Roma, Maurizio Marchi, conosce bene i punti critici del quartiere. Lui è dal 1989 che si batte per la piazza che ospita la sua attività: "I veri problemi sono la notte e le prime ore dell'alba. Quando le luci dei negozi e dei locali si spengono qui succede di tutto. Faccio un esempio: una sera mi sono sentita in dovere di fare uno sconto a una cliente che era stata importunata proprio in piazza". Le testimonianze sono tante. Salvatore Calleri, presidente Fondazione Caponnetto, ha presentato un report dettagliato sulla zona: "I senza tetto della piazza fanno parte del sistema criminale, sono le vedette dei malviventi. Bisogna assolutamente cambiare la Legge Cartabia".
All'assemblea hanno partecipato anche i rappresentanti del comitato Ex Teatro Comunale, dell'associazione Borgognissanti, del comitato Cittadini attivi San Jacopino, del comitato piazza Leopoldo oltre che il presidente Confcommercio Firenze Aldo Cursano con il suo vice direttore Stefano Guerri e i consiglieri del PD Enrico Conti e di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.
"C'è un sistema che fa acqua da tutte le parti e incentiva a delinquere" sottolinea Cursano.
"In San Jacopino la situazione è fuori controllo" aggiunge Simone Gianfaldoni, presidente Cittadini attivi San Jacopino. Tutti i partecipanti dell’assemblea sono concordi nella soluzione: servono più controlli. "Non c'è altra soluzione, queste persone che frequentano la piazza sono molto pericolose. Io sono stata minacciata e sono costretta ad avere sempre con me lo spray al peperoncino" aggiunge Fatima.
In attesa delle guardie armate che, secondo i piani di Palazzo Vecchio, dovrebbero prendere servizio dalla fine di dicembre per un periodo di sei mesi, sono sei gli steward ingaggiati sempre dal Comune di Firenze proprio per sorvegliare piazza Santa Maria Novella, via Palazzuolo, Borgo Ognissanti e le strade limitrofe, tutti i giorni dalle 18.30 alle 21.30, coordinati naturalmente dalla polizia municipale. "Ma il vero problema è la notte - conclude Marchi -, servono più forze dell'ordine".