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Un Twiga al Piazzale Michelangelo. Mister Santanchè in trattative per il Flò

I Cardini hanno affidato all’architetto Casamonti di riammodernare il locale. Lo scoglio resta il nuovo Piano regolatore e i permessi per la trasformazione

Firenze, Piazzale Michelangelo, discoteca Flo (Foto di repertorio)

Firenze, Piazzale Michelangelo, discoteca Flo (Foto di repertorio)

Firenze, 6 febbraio 2025 – Il Twiga potrebbe sbarcare a Firenze. Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno e socio in affari della ministra del Turismo Daniela Santanché, è infatti intenzionato a investire una cifra considerevole nel capoluogo toscano.

Dopo aver venduto le quote del noto e lussuoso stabilimento balneare del Forte all’amico Flavio Briatore (che a sua volta ha ceduto la proprietà alla famiglia Del Vecchio), e aver investito a Cortina nel ristorante El Camineto, ora Kunz sarebbe pronto a sbarcare nella città del Rinascimento con un progetto davvero ambizioso: trasformare il Flo’, storica discoteca estiva del Piazzale Michelangelo, con vista mozzafiato, nel Twiga Firenze. Da mesi (almeno sei) Kunz d’Asburgo sarebbe in contatto con la proprietà del locale, che appartiene alla famiglia Cardini, leader nel settore turistico a livello mondiale e con l'interesse per la sostenibilità.

Trattative in corso e sfide da affrontare

Il compagno della ministra e i vertici del gruppo valdarnese si sarebbero incontrati più volte per discutere gli aspetti del contratto. Tuttavia, il gruppo Cardini conferma che “siamo ancora in una fase embrionale.” Prima di perfezionare la compravendita è necessario attendere l’adozione del nuovo Piano Operativo.

Nel frattempo, lo studio dell’archistar Marco Casamonti ha ricevuto l'incarico dai Cardini per realizzare un progetto che valorizzi il luogo e riduca l'impatto della struttura sulla collina.

Claudio Cardini, attualmente all’estero, specifica che "è il momento di intervenire, quel locale è nelle stesse condizioni di quando è nato, decine di anni fa". Oggi il Flo è in uno stato di degrado che richiede una ristrutturazione per integrarsi con la natura circostante, magari trasformandosi da discoteca a lounge bar o ristorante con vista.

Condizioni per la realizzazione del progetto

Casamonti dovrà anche considerare la condicio sine qua non imposta da Kunz: il Flo’, attualmente un locale estivo all'aperto, dovrà essere realizzato con una copertura in vetro per operare tutto l’anno.

Il successo del progetto dipende dalla possibilità di questa trasformazione, altrimenti Kunz rinuncerà al suo sogno. Vi è inoltre la necessità di ottenere il via libera dalla Soprintendenza, che protegge i vincoli paesaggistici della collina. Precedenti tentativi da parte di un importante hotel di viale Michelangiolo e di un bar vicino alla scalinata del Piazzale, per coperture simili, sono stati respinti. Tuttavia, il ristorante La Loggia ha trovato una soluzione con spazi coperti semovibili.

Prospettive future

Tornando al Flo’, i prossimi mesi saranno decisivi per l’arrivo del nuovo Twiga a Firenze. Il gruppo Cardini mantiene riserbo, ma assicura che se l’operazione non dovesse andare in porto, esistono altre opzioni, incluso una gestione diretta del locale.