"Santo Spirito, il convento resti ai frati". Giani si rivolgerà al ministro Crosetto

No alla Rsa privata, sì agli studenti. Padre Pagano: "Pronti a occupare il cantiere"

"Santo Spirito, il convento resti ai frati". Giani si rivolgerà al ministro Crosetto

No alla Rsa privata, sì agli studenti. Padre Pagano: "Pronti a occupare il cantiere"

Un centro educativo all’interno dell’ex Caserma Ferrucci per restituire l’intero Monastero di Santo Spirito agli agostiniani. Il progetto prevede la realizzazione di un istituto, comprensivo di aule e sale destinante all’insegnamento ed allo studio, biblioteche, laboratori per diverse arti, servizi utili per il quartiere di Santo Spirito e l’intera città di Firenze. È quanto è stato riproposto ieri in un incontro con una settantina di presenti, dai frati agostiniani di Santo Spirito e dall’Università di Villanova, un istituto privato di confessione cristiana cattolica fondato dall’Ordine degli agostiniani nel 1842 a Villanova, nei pressi di Filadelfia, in Pennsylvania.

Un progetto diverso da quello "di una Rsa non accessibile al pubblico" presentato ieri all’interno del convegno La città ideale del Rinascimento: una proposta per la ricomposizione unitaria del complesso monumentale. A sostenere padre Pagano nella sua battaglia il presidente della Regione Eugenio Giani (nella foto): "Sono pronto a prendere una posizione formale e a scrivere una lettera al ministro della Difesa Guido Crosetto perché è una scelta di buon senso, il complesso di Santo Spirito deve rimanere ai frati, un luogo aperto alla città". Anche l’assessore all’Urbanistica, Caterina Biti, nel suo intervento ha teso la mano: "Il convento di Santo Spirito è un patrimonio di tutta la comunità, è una questione che ci sta a cuore. Da parte nostra c’è la volontà di far sì che questo luogo resti a disposizione della città. Faremo il possibile per aiutare padre Pagano e il quartiere per trovare la soluzione migliore per tutti".

Se da un lato il priore di Santo Spirito ringrazia la Regione e il Comune per il supporto, dall’altro conferma la volontà di andare avanti nella battaglia: "Siamo pronti all’occupazione nel caso dovessero cominciare con i lavori". Quello della conversione dello stabile è un nervo da tempo scoperto: i locali dell’ex caserma potrebbero diventare una struttura residenziale per la terza età. Un’ipotesi rigettata sia dai frati che dagli abitanti. "Vorremmo - conclude padre Pagano - destinare il complesso alla frequentazione da parte degli studenti, aprendolo peraltro anche e soprattutto alla fruizione da parte di tutta la cittadinanza attraverso uno sforzo di collaborazione gestito dalla comunità agostiniana con finanziamenti, supporto e coinvolgimento dell’Università di Villanova".

Rossella Conte