Prima lettura del voto, con annessa premessa chiave: al balottaggio hanno votato 138.444 elettori, meno di un fiorentino su due (il 47,98% degli aventi diritto), su un totale di 288.571 iscritti ai 360 seggi cittadini.
Quella del centrosinistra è quindi, sì, una vittoria netta e pure parecchio rotonda in termini percentuali, ma non esattamente ’di popolo’. Sara Funaro ha infatti totalizzato poco più di 82mila consensi quando nelle precedenti tornate elettorali (primo o secondo turno che fosse) i candidati del centrosinistra chiudevano la partita largamente sopra quota centomila.
Vero che la sinistra si è spezzettata e non poco in questa primavera avvelenata ma il dato – e cioè che il Pd ha perso un po’ di gasolio dal serbatoio dei consensi – resta. Al contempo va detto che nel centrodestra alla sconfitta, piuttosto lampante, si aggiunge in egual modo un’emorragia di voti non da poco (Eike Schmidt ha chiuso a quota 53.558, non un numero da leccarsi i baffi).
Per le analisi dettagliate ci si sarà tempo, ad ora la lettura più immediata è un’analisi del voto nei vari rioni. Con un’altra premessa: Sara Funaro, e il Pd in generale, hanno tenuto botta grossomodo dapperutto.
Funaro ha fatto cappotto all’Isolotto e a Rifredi, è andata forte come sempre a Gavinana, nel feudo rosso del Galluzzo, a Coverciano, ha preso tantissimi voti anche nel crinale nord-ovest (Peretola e Brozzi in primis), della città proprio dove Schmidt contava di sfondare, e anche a Novoli.
Di contro Eike Schmidt, per un verso ha seguito un po’ il solco del centrodestra classico in città (buoni risultati, come da tradizione, nell’area di via Masaccio e Don Minzoni, oltre che nelle zone collinari di Arcetri da un parte e via Bolognese dall’altra) e per altri ha sfondato nel centro storico, in particolare in Oltrarno, in parte di Santa Croce e soprattutto nella zona Cavour-San Marco, forse indispettita per i cantieri del tram. Va detto però che con i buoni risultati nei seggi del centro storico si è registrato, sempre proprio nel Quartiere 1, l’affluenza più bassa al secondo turno.
Uno sguardo alle sezioni, partendo appunto dal centro. Schmidt stravince nella zona nobilissima del Duomo. Al seggio numero 2 di via Martelli è addirittura al 62,2%. Al 12 in Santo Spirito supera il 50% ma, più distanti dalla zona calda della movida balorda, e cioè in via della Chiesa, torna a imporsi il tradizionale voto di sinistra d’Oltrarno (seggio 13, Funaro al 70,17%).
Altra zona critica, via Palazzuolo. Al seggio 23 Schmidt è oltre il 53%. Si diceva del buon risultato del centrodestra anche in Santa Croce (in realtà molto migliore al primo turno, al ballottaggio Funaro ha rimontato e superato Eike quasi ovunque...) e qui spicca un seggio in via Giusti con Schmidt al 61%.
Ma il Q1 si estende anche fuori dalle mura e a stupire, non poco, è che in zone dove la microcriminalità delle Cascine si è allargata in modalità cassa di espansione per mesi il Pd ha tenuto eccome. Un numero su tutti: alle sezione 31 di Agraria, a ridosso del parco, Funaro al 64%. Un po’ di traino polemiche stadio/ansia tram ha giovato a Schmidt al Campo di Marte, area Franchi. Alla sezione 82 nel viale Ugo Bassi è sopra il 50%. Ma sono sfumature anche perché Funaro s’impone a Coverciano, alle Cure e (un po’ meno) al Guarlone. Gavinana: stravince Funaro (nel viale Giannotti è ben sopra il 60%), soffre un po’ di più solo nella problematica Sorgane. Salvo qualche inciampo in zona via Canova, all’Isolotto è valanga rossa. Alla sezione 221 di via del Sansovino Funaro è addirittura al 76,04. Soffre forse un filino di più la candidata dem a Novoli, ma rifà cappotto a Rifredi. Seggio 301, via Reginaldo Giuliani: è oltre il 66%.
Emanuele Baldi