EMANUELE BALDI
Cronaca

Sara, brivido Martinella. Prima sindaca a suonarla: "Se oggi io sono qui è grazie alla Resistenza"

Funaro emozionata ai rintocchi della campana simbolo della Liberazione. Attacchi a premierato e autonomia differenziata "in difesa della costituzione".

Sara, brivido Martinella. Prima sindaca a suonarla: "Se oggi io sono qui  è grazie alla Resistenza"

Funaro emozionata ai rintocchi della campana simbolo della Liberazione. Attacchi a premierato e autonomia differenziata "in difesa della costituzione".

Firenze, 11 agosto 1944. Alle 7 del mattino una città impolverata, stremata, con gli occhi gonfi di tutto si rialza e, giusto il tempo di togliersi le scorie della notte, sente un suono che è quello dell’inizio della riscossa. E’ la Martinella, la campana di Palazzo Vecchio, che urla ai fiorentini che è giunta l’ora di liberarsi dal giogo nazifascista. Ieri, a ottant’anni spaccati di distanza, ha suonato ancora.

E stavolta, per la prima volta, lì dove Palazzo Vecchio con la Torre di Arnolfo gratta il cielo c’era una donna, Sara Funaro. Per la sindaca un impatto emozionale enorme. D’altronde lo aveva detto a più riprese in campagna elettorale: "In agosto voglio essere la prima sindaca donna a suonare la Martinella".

"Per la testa mi passa la storia di questa città, storie familiari, storie di cittadini. E nella mente e nel cuore le immagini dei partigiani e delle partigiane che hanno lottato per liberare questa città". Dall’arengario di piazza Signoria Funaro non si è limitata all’ufficialità ma ha lanciato chiari messaggi in "difesa della nostra Costituzione" prima di svelare una storia personale ricordando che anche la sua famiglia "fu travolta e vittima di quegli eventi" che videro protagonisti i nonni, Raul e Silvana Funaro ("Se non ci fossero stati gli abitanti di Raggiolo, paese nell’aretino, che li hanno accolti e nascosti, io oggi non esisterei").

"Siamo politicamente impegnati in una battaglia a difesa della Costituzione da riforme che ritengo e riteniamo inadeguate, come quelle dell’autonomia differenziata, che spacca il Paese portando disuguaglianze tra territori, e infatti con tutta la giunta abbiamo sottoscritto la richiesta per il referendum abrogativo. Oppure quella del premierato, che porta con sé il pericoloso obiettivo di riconcentrare il potere nelle mani di una sola persona".

"Così come - ha aggiunto - suscita profonda preoccupazione la scelta di posizionamento politico del nostro Governo nell’Unione europea, così vicino a stati come l’Ungheria, in cui assistiamo a una crescente deriva autoritaria che compromette lo stato di diritto, mettendo sempre più a rischio la democrazia del paese". Durante la cerimonia anche la lettura di un messaggio di Liliana Segre in cui la senatrice a vita ha ricordato "il popolo di Firenze" e "insorse per riconquistare libertà e cacciare i barbari". E "per tutto questo, per gli oltre 200 partigiani caduti, la Città fu Medaglia d’oro al valor militare".