
FIRENZE
Cinque candidati per la direzione della Sas, la partecipata di Palazzo Vecchio che un anno fa si è ritrovata al centro di un’inchiesta giudiziaria per alcuni dipendenti assenteisti e i favori per le multe tolte agli amici.
Tra i cinquanta indagati - destinatari di una richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm Paolo Barlucchi: l’udienza preliminare è in corso -, c’è anche l’ex direttore Cristiano Rebecchi, che ’consegnò’ la sua posizione al presidente Agresti.
Ma adesso Rebecchi è anche tra i cinque pretendenti alla "nuova" direzione. Giovedì scorso ha effettuato la prova d’esame. A giorni si attende la decisione su chi sarà il nuovo direttore. Che potrebbe anche non essere "nuovo". Dalla sua, ha una gestione che gli è stata riconosciuta positiva. Ma anche il neo di un’imputazione per omessa denuncia degli atteggiamenti dei dipendenti.
"È incredibile che - anche se le indagini sono ancora in corso - a Rebecchi venga data la possibilità di essere riconfermato come direttore, nonostante lo stesso Sindaco e le opposizioni abbiano chiesto le sue dimissioni", dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Alessandro Draghi. "Trovo quindi inopportuno che Rebecchi possa anche solo accedere ai colloqui per la selezione. Sia coerente e si scolli dalla poltrona una volta per tutte". conclude Draghi.
Oltre a Rebecchi, hanno passato le preselezioni Stefano Cerchiarini, 54 anni, architetto, responsabile della gestione patrimonio del Comune di Firenze; Fabrizio Fantechi, 59 anni, direttore di Li-nea; Carlo Ferrante, 57 anni, ingegnere, dirigente della Città Metropolitana (si occupa di viabilità); Andrea Garofalo, 47 anni.
Giovedì scorso, alla direzione appalti di Palazzo Vecchio di via Perfetti Ricasoli, i cinque candidati hanno sostenuto i colloqui davanti a una commissione di esaminatori scelti da Palazzo Vecchio.
La Sas ha inoltre aperto azioni disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti nell’inchiesta. Rebecchi è tra questi, anche se ogni decisione è al momento sospesa.
ste.bro.