Firenze, 31 gennaio 2025 – C’è un ulteriore sviluppo in merito all’episodio dei sassi lanciati contro i passanti. Uno dei ragazzi presunti autori del folle gesto sarebbe stato aggredito da un residente intervenuto per rimproverarli. Lo hanno comunicato nel tardo pomeriggio i carabinieri aggiungendo che i militari stessi del Nucleo Radiomobile sono intervenuti, nella giornata di ieri giovedì 30 gennaio, al Meyer. Qui uno degli adolescenti era stato accompagnato dai genitori in quanto verso le ore 18, in zona Rifredi, era stato avvicinato da un uomo che lo aveva aggredito rimproverandolo.
Una sfida allucinante, un gioco pericolosissimo che si sarebbe potuta trasformare in tragedia. Ecco cosa è accaduto.
Da alcuni giorni, un gruppo di minorenni ha preso l'abitudine di lanciare sassi e mattoni dal cavalcavia di viale Cadorna contro i pedoni in transito. Un passatempo folle che ieri ha rischiato di avere conseguenze gravissime. L'ultima vittima è una ragazzina che stava tornando a casa. Erano circa le 18.30 quando un residente stava rientrando in bicicletta dal lavoro e si è trovato davanti a una scena inquietante: uno dei tre ragazzi, rimasto solo dopo che gli altri si erano allontanati, minacciava una donna intervenuta in difesa della giovane colpita. "Fossi passato solo pochi minuti prima avrebbero colpito me – racconta l'uomo – hanno lanciato un vero e proprio mattone". Intorno, un gruppo di residenti cercava di far ragionare il minorenne, spiegandogli che con un gesto del genere avrebbe potuto uccidere qualcuno. La reazione del ragazzino è stata sconcertante: insulti alla donna e arroganza. Subito dopo, secondo quanto denunciato dai genitori di uno dei tre, un residente avrebbe avvicinato il figlio aggredendolo.
Secondo le segnalazioni dei residenti, i protagonisti di questi episodi sarebbero tre ragazzi tra i 12 e i 15 anni, con il volto coperto dai cappucci delle felpe. Al calar del sole si appostano sul cavalcavia e si divertono a scaraventare sassi nel sottopassaggio. Quattro gli episodi registrati nel quartiere nell'ultima settimana. Giovedì sera, sul posto è intervenuta anche la polizia. La notizia si è rapidamente diffusa tra gli abitanti della zona, che hanno iniziato a inviare segnalazioni a Ferrovie dello Stato tramite il sito ufficiale, chiedendo l'installazione di telecamere di videosorveglianza. "Hanno colpito diverse persone, purtroppo anche il figlio piccolo e la figlia adolescente dei miei vicini di casa – racconta una residente – Una ragazzina si è dovuta nascondere nel sottopasso e chiamare il padre per chiedere aiuto. Da lì siamo intervenuti tutti, urlando per far capire loro la pericolosità di quello che stavano facendo". L'indignazione cresce. "Hanno cercato di colpire non solo un bambino di sei anni con la nonna, ma anche una loro coetanea. Si divertono a giocare ad 'ammazzare' chiunque passi di lì. Uno sport che finirà col fare del male a qualcuno se non si interviene". Gianluca Rota, del comitato di piazza Leopoldo, ha segnalato l'accaduto al Quartiere 5: "Episodi del genere non possono essere tollerati, servono assolutamente delle telecamere che facciano da deterrente".