Montacarichi inutilizzabili, scalini, posti auto per disabili in discesa. È un lungo elenco di barriere architettoniche sparse qua e là per il territorio di Greve in Chianti quello stilato dai consiglieri Roberto Abate e Vito Andrea Cuscito del gruppo di centrodestra ’Per il Cambiamento’. "È inaccettabile – scrivono i due consiglieri di opposizione - che punti rilevanti come il cimitero di Greve abbia un montacarichi inutilizzabile per mancanza di personale preposto e con delle istruzioni all’uso poco intuibili, situate a un’altezza che un disabile difficilmente potrà leggere e azionare in autonomia".
Non solo. "È inverosimile che in via Mazzini a Strada in Chianti di fronte alla scuola sia possibile l’accesso a carrozzine e passeggini solo da un lato delle strisce pedonali, ma non dall’altro lato". E "desta forti perplessitàin piazza Landi a Strada poi il parcheggio per invalidi su una strada inclinata nello spazio senza lo scivolo in prossimità per marciapiedi". Abate e Cuscito invitano quindi "l’amministrazione a venire con noi a percorrere i marciapiedi dissestati stretti o inesistenti al Ferrone come in altre frazioni per prendere consapevolmente responsabilità e carico di una problematica a lungo trascurata".
Gli stessi consiglieri avevano sollevato la questione anche nel recente consiglio comunale con "una mozione diretta al sindaco e alla giunta, chiedendo azioni concrete per il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba). Non sono bastati 18 anni di formulazione di un piano che "c’è ma non si vede". Per questo ci domandiamo se raggiungerà il “perfezionamento“ annunciato nel 2025". Abate e Cuscito dicono di "attendere con speranza la convocazione della commissione per “il perfezionamento“ del Peba. È bastata la presentazione di una mozione per far riesumare questo piano dimenticato. Nel 2021 la ’lista del cambiamento’ aveva presentato un’altra mozione analoga ma non si sono visti i risultati".
Andrea Settefonti