
Scusi, è lei che vende le spigole al sovrintendente del Maggio, Alexander Pereira?
Massimo Montini, da dietro il suo banco di pesce fresco in Borgo Ognissanti, sorride divertito e aggiusta una triglia finita nel vassoio delle acciughe.
"Certo, viene in media una volta alla settimana. E’ gentile, sempre cordiale e sa sempre cosa comprare".
E paga con la carta di credito del teatro del Maggio.
"No, per la verità paga quasi sempre in contanti, a volte può essere capitato, ma di solito lo vedo con i soldi veri".
Lo sa che lo scontrino nel suo negozio è una delle spese che gli sono state contestate nella gestione del teatro?
"E io che posso dire? Per la verità mi sembra accorto e attento ai prezzi. E’ un buon cliente che si informa, ma sempre con grande educazione. Certo, il buon pesce costa, ma questo è uguale per tutti".
Cosa compra, ad esempio?
"Gli piacciono le arselle, o lupini come li chiama qualcuno a volte, che preferisce alle vongole veraci, che tra l’altro costano di più. Immagino che servano per preparare gli spaghetti alla pescatora o qualcosa del genere".
Non chiede consiglio su qualche ricetta di pesce da preparare per i suoi ospiti?
"No, mi sembra una persona con le idee molto chiare. Credo anche che sia uno bravo in cucina a quanto mi dicono e dalla spesa che fa immagino che abbia spesso ospiti".
Il pesce che compra più spesso?
"Branzini, scampetti ma quelli non tanto grandi. E poi dipende da cosa c’è quel giorno".
Viene da solo a fare la spesa o con la moglie?
"Non saprei, non conosco la moglie".
E’ una bellissima, giovane ed elegante signora.
"Allora viene solo, altrimenti me lo ricorderei".
O.Mu.