Scandicci calcio, manca lo stadio: "Il 2024-25 si gioca alle Due strade"

Dopo la demolizione del Turri, i lavori a San Giusto e la non idoneità del Bartolozzi la squadra non ha casa

Scandicci calcio, manca lo stadio: "Il 2024-25 si gioca alle Due strade"

Scandicci calcio, manca lo stadio: "Il 2024-25 si gioca alle Due strade"

Lo Scandicci il prossimo anno giocherà a Firenze. La più importante società calcistica cittadina, dovrebbe utilizzare il campo Bozzi delle Due Strade per le proprie partite, si fa per dire, casalinghe. A confermare l’indiscrezione, parlando di una trattativa avviata in questi termini è stato su nostra richiesta il presidente della società Blues, Fabio Rorandelli. "Il Turri è in via di demolizione – ha detto – su San Giusto non sono ancora partiti i lavori, né sappiamo precisamente quale sia il progetto, il Bartolozzi non è idoneo. Per questo siamo costretti a cercare fuori città spazi per disputare il campionato del prossimo anno". E così è completata la migrazione verso il capoluogo delle due principali società sportive cittadine. La prima è stata la Savino del Bene. Dopo aver tentato (invano) di costruire un nuovo palasport a Scandicci (quello attuale è obsoleto e non omologato per le partite della massima serie) il patron Paolo Nocentini ha deciso di far trasferire a Firenze la sua squadra che ora gioca le sue partite interne nel quartiere 4, in casa dell’eterna rivale Bisonte di Wanny Di Filippo. Adesso tocca allo Scandicci calcio ‘cambiare aria’, non essendoci più in città un impianto adeguato per ospitare i suoi incontri di campionato. Questo è il risultato delle scelte dell’amministrazione che in dieci anni ha destrutturato l’impiantistica cittadina dell’area Turri: ha demolito lo stadio, l’unico omologato per le serie nazionali dei dilettanti, e ha lasciato in piedi un palazzetto obsoleto, non idoneo per accessi, tribune e servizi per ospitare incontri di massima serie come quelli della Savino.

Il Turri è stato demolito per costruirvi in quell’area una scuola (la media Fermi) che ha già una sua sede su via Leoncavallo, sulla quale anche recentemente sono stati investiti denari per la manutenzione. "Il problema – ha aggiunto Rorandelli – non è tanto il dover andarsene un anno, quanto la mancanza di un progetto. E soprattutto di una prospettiva perché coi tempi che corrono e con i problemi che toccano i cantieri pubblici, quanto tempo ci vorrà a costruire un nuovo stadio e con quali denari lo si costruirebbe?". L’assurda situazione degli impianti sportivi è esplosa in tutta la sua realtà: le principali società cittadine ‘allontanate’, disputeranno altrove i loro incontri di campionato.

Fabrizio Morviducci