FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Scandicci parla straniero Uno su dieci è immigrato

Aumentano i residenti provenienti da altri Paesi: boom di rumeni. A seguire le nazionalità più rappresentate sono la Cina e l’Albania.

di Fabrizio Morviducci

Rappresentano il 10,78% della popolazione di Scandicci, frequentano le scuole, i luoghi pubblici, hanno un lavoro e una vita integrata in città. Secondo il rapporto dell’ufficio immigrati i cittadini stranieri residenti nel 2022 sono 5.393, 98 in più rispetto allo scorso anno. Il rapporto Immigrati, curato dal responsabile dell’ufficio cittadino, Roberto Menichetti, sarà presentato oggi alle 17 nella Sala Conferenze del Castello dell’Acciaiolo (via Pantin), nell’ambito dell’incontro pubblico dal titolo "Flussi migratori e accoglienza. L’esperienza di Scandicci".

Oltre al report redatto dal responsabile dell’Ufficio Immigrati di Scandicci, e gestito da Arci, durante l’incontro sono in programma interventi vari. Si va dai saluti istituzionali all’introduzione degli organizzatori, dal racconto dell’esperienza del Sai a Scandicci (Fondazione Solidarietà Caritas) a quello delll’accoglienza dei profughi Ucraini (Croce Rossa Italiana), fino ai corsi di lingua italiana che vengono tenuti dall’Associazione Arco.

Nel 2022 a Scandicci hanno ottenuto la cittadinanza italiana 188 persone: 107 adulti e 81 minori. All’ultima rilevazione sono stati censiti 1.335 cittadini dell’Ue e 4.058 non comunitari. Dando un’occhiata alle nazionalità residenti sono 109, le più numerose quelle rumena (1199 residenti), della Repubblica popolare di Cina (757), albanese (624), peruviana (386), del Bangladesh (283), marocchina (261).

Dice l’assessore al Welfare, Andrea Franceschi: "E’ importante evidenziare il livello di integrazione in città delle comunità straniere, a partire dal lavoro fondamentale che viene portato avanti anche nelle nostre scuole; anche il rilascio delle cittadinanze italiane evidenzia un numero di nuovi cittadini italiani a Scandicci ormai costante negli ultimi anni: è il segno di come molte persone, che inizialmente arrivano per motivi di lavoro, nel tempo trovano da noi un contesto dove crescere una propria famiglia, con una partecipazione sempre maggiore alla vita collettiva. Un grazie particolare va anche quest’anno all’ufficio Immigrati gestito da Arci, per il rapporto redatto annualmente ma soprattutto per l’impegno unico e la competenza nell’attività quotidiana".

Con uno sguardo alla popolazione scolastica, nell’anno appena concluso, gli alunni e gli studenti stranieri sono il 13,3%, ovvero 863 su 6471 iscritti totali (57 nazionalità presenti), in diminuzione rispetto all’anno precedente (erano il 15,2%). Negli asili invece la percentuale di iscritti stranieri nati in Italia è dell’86%, nelle primarie del 75%, nelle secondarie di primo grado del 67% e alle superiori del 74%.