
Annarita Fasulo
Firenze, 18 ottobre 2015 - SCAPPATO da scuola dopo esser stato picchiato dai compagni. È una bruttissima storia quella che giunge dall’elementare Balducci di via Pistoiese. Protagonista un bambino di 9 anni e mezzo che, due giorni fa, dopo aver ricevuto – pare, – due cazzotti durante un diverbio per una partita di pallone, ha scavalcato la recinzione dell’istituto ed è tornato a casa da solo, percorrendo di corsa un chilometro. La vicenda la riferisce la madre del ragazzino, la signora Cinzia. Un racconto un po’ confuso, visto lo choc provato. Ma la notizia della fuga è confermata dalla scuola. Queste le uniche parole pronunciate dalla dirigente Annarita Fasulo: «Stiamo vagliando l’episodio successo. I fatti sono ancora tutti da appurare. Siamo ancora nella fase di accertamento per capire le responsabilità». Così, i dettagli della vicenda sono tutti affidati al racconto della mamma, che ieri ha sporto denuncia. Non si tratta neppure della prima volta, in base a quanto lei riferisce. «Avevo già fatto tre denunce in seguito ad episodi di bullismo di cui continua a esser vittima mio figlio».
MA COS’È successo due pomeriggi fa? Durante la ricreazione delle 14.30, i bambini stavano giocando in giardino. A un certo punto, durante una partita di pallone Francesco (il nome è di fantasia) s’è scontrato con due compagni. «Mi hanno picchiato», riferisce il bimbo. Che a quel punto, forse impaurito, ha deciso di allontanarsi da scuola. Come? Scavalcando la recinzione sul retro dell’edificio. Il bambino a quel punto è da solo. In maglietta, senza lo zaino, corre. Corre a perdifiato. Non è chiaro se attraversi l’abitato di Peretola o se imbocchi subito via Pistoiese, una strada pericolosissima. «Durante questa corsa disperata mio figlio ha anche vomitato – dice la madre –. Alle 14.45 ho sentito picchiare alla porta. Pensavo fosse il vicino. Invece era lui. Tutto rosso in viso, stravolto». «Mamma, perdonami, ma mi hanno picchiato e sono scappato», la frase che il bimbo avrebbe detto. A quel punto la mamma, fuori di sé, dopo aver calmato e sistemato il figlio si è precipitata dai carabinieri. E poi si è diretta a scuola. «Possibile che nessuna insegnante lo abbia visto scavalcare la recinzione? Possibile che nessuno si sia accorto di quello che stava accadendo? Assurdo poi che la scuola abbia contattato solo il mio ex marito. Il bambino vive con me. Perché nessuno mi ha avvisato?», si dispera Cinzia. Che ha anche affidato tutta la sua rabbia alla pagina Facebook: «Che vergogna, un bambino di 9 anni scappa da scuola sempre per problemi di bullismo e io non vengo neppure avvisata».
DA DUE anni, infatti, sempre secondo quanto afferma la mamma, il bambino è vittima dei bulli. «Il 25 settembre scorso – spiega Cinzia – mi ha chiamato al tefeono scongiurandomi di venirlo a riprendere a scuola. Anche in quell’occasione lo avevano menato», riferisce la donna, che ha anche conservato l’audio di quella drammatica telefonata. «Ho dato un cellulare a mio figlio proprio perché voglio che mi avverta subito quando succedono certi brutti episodi».