
Le scarpe con il marchio "Le Signe"
Signa (Firenze), 7 luglio 2019 - Le Signe? Adesso sono anche un marchio di scarpe. Lo ha lanciato uno storico calzaturificio locale, creato negli ’50 dai fratelli Nardi a Signa e recentemente rilanciato dal figlio di uno dei fondatori. In passato nella zona era diffusa la vulcanizzazione, come processo di costruzione della scarpa. Poi, per un discorso economico, quasi tutte le imprese l’hanno abbandonata, sostituendo la gomma naturale con la plastica.
Col tempo infine molte aziende hanno chiuso, non riuscendo a competere con la concorrenza mondiale, ma il calzaturificio dei Colli, a Signa, ha tentato una strada diversa: il riciclo dei materiali e, in parallelo, la valorizzazione delle radici locali e della tradizione artigiana fiorentina. Un’innovazione portata avanti da Giuliano Nardi, figlio di uno dei fondatori, che ha creato il marchio Le Signe il cui logo si ispira al ponte con la torre, simbolo di Signa.
«HO introdotto un cambiamento drastico nella produzione – spiega Nardi – portando sul mercato un articolo giovane e molto usato: le sneakers. Ho preso anche una posizione forte a favore della qualità, continuando a credere nel vulcanizzato quando ovunque veniva abbandonato. E, per creare un prodotto diverso dagli altri, ho proposto anche il riciclo».
Le sneakers Le Signe vengono realizzate con camicie hawaiane, divise militari e altri indumenti vintage. Capi che vengono smontati, accoppiati e tagliati per realizzare le calzature.
«Con una camicia – continua Giuliano Nardi – si realizzano massimo cinque paia di scarpe. È chiaro che avranno la stessa fantasia ma ogni paio sarà diverso nei dettagli: uno avrà un bottone, un altro la tasca, un altro ancora la cucitura e così via. Ogni scarpa è unica, collezionabile e numerata». La sfida è affrontare il mercato globale. «L’obbiettivo è tenere le radici salde a Signa – conclude l’imprenditore – ma non fermarci qui. Quello che un tempo aveva un bacino di utenza limitato, ora con internet può arrivare in tutto il mondo».